domenica 14 marzo 2010

[REC]2 (Jaume Balaguerò, Paco Plaza , 2009)

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Ancora quel vecchio palazzo di Barcellona...

Sono passati  due anni dal primo capitolo di quella che ha tutta l'aria di diventare una saga, ma nel vecchio palazzo di Barcellona è trascorso solo un quarto d'ora da quando Angela viene trascinata via nell'immagine finale che chiude [REC].
Le truppe speciali e un prete sotto mentite spoglie vengono introdotti nel condominio, con la finalità unica di recuperare il sangue della ragazzina che ha dato il via agli eventi, conservato dal prete che ne stava studiando il caso per sperimentare un vaccino. Ben presto si capisce che le finalità con le quali gli uomini sono stati introdotti nel palazzo sono diverse: il prete, che si svelerà presto, con lucida e cinica finalità scientifica (o pseudo tale) , i poliziotti con la speranza di salvare qualcuno. Inevitabilmente l'istinto di sopravvivenza porterà tutti a comportamenti estremi e all'uccisione di qualsiasi indemoniato  assetato di sangue gli si pari davanti con un colpo di pistola alla testa.
Il finale, con immancabile colpo di scena, ben preparato ed evocato dalle riprese con visore notturno capaci di svelare quello che la visione normale non riesce a fare, oltre che sorprendere, lascia amplissime porte aperte ad un altro sequel che perpetui la saga.

Se dal punto di vista narrativo il primo episodio è nettamente superiore a questo, da quello puramente tecnico, il film è veramente ben congegnato, con l'introduzione di nuove tecnologie di ripresa. Tutto è filmato in soggettiva con la camera a mano che, oltre a tremolii e convulsioni varie, indubbiamente aumenta il senso di  tensione e di angoscia. Il portare sulla scena del condominio maledetto altri personaggi in vena di bravate, che pagheranno a carissimo prezzo, introduce una certa trama narrativa che mancava del tutto nel primo episodio e tutto sommato non è risultata una scelta troppo valida , così come la figura del prete non può non richiamare alla mente quella dei vari esorcisti che hanno popolato il cinema negli ultimi 30 anni. Religione e mistero, demoni e zombie, crocifissi e rosari si uniscono quindi alla telecamera , che era la vera protagonista dell'episodio iniziale e che anche qui gioca un ruolo importante, e al forte senso di claustrofobia che anima ogni scena, forse troppo supportato da eccessivi respiri ansimanti e da urla, tanto da sembrare questi ultimi eccessi stilistici di maniera.
Il film comunque vale la visione, pur con i suoi limiti e mostra  la bravura di Balaguerò e Plaza come registi, nel senso strettamente tecnico del termine. Rimane solo da augurarsi che la temuta saga non abbia mai inizio , lasciandoci solo questi due episodi che indubbiamente hanno introdotto una nuova visione dell'horror.

4 commenti:

  1. Ti dirò, queste operazioni mi lasciano sempre un po' pero perplesso.
    Questi Rec non li ho visti ma altre operazioni simili alla fine non solo altro che la solita aria fritta e rifritta semplicemente riproposta con espedienti tecnici nemmeno tanto originali.

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  2. Hai ragione Martin e il Cinema è pieno di pseudosaghe che distruggono la qualità del primo episodio, basti pensare a Nightmare o , più recentemente a Saw.
    Detto ciò, però va riconosciuto che soprattutto il primo REC è un bel film, di quelli che ancora incutono angoscia e creano tensione, è questo il motivo per cui spero Balaguerò non ceda alla facile lusinga dei sequel infiniti.

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  3. rimasi a suo tempo particolarmente affascinato e colpito dal primo film, poi in molti mi sconsigliarono questo secondo capitolo...secondo me balguerò ha del talento, credo che alla fine scaricherò anche questo sequel...

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  4. Sicuramente ha talento, fuori di dubbio,e tutto sommato questo secondo, seppur nettamente inferiore, è di fatto il secondo tempo del primo, tale è la continuità temporale della storia.

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