venerdì 11 giugno 2010

The sun also rises ( Jiang Wen , 2007 )

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Frammenti di grande Cinema

Sette anni dopo il bellissimo Devils on the doorstep, Jiang Wen torna ad offrirci un lavoro di quelli che lasciano il segno, di tutt'altra pasta rispetto al precedente, ma senz'altro con una dose di originalità in più.
Se in Devils on the doorstep il suo sguardo curioso e a volte scanzonato, narrava del dramma della guerra in forme assoltamente atipiche che fondevano il dramma col sorriso, in The sun also rises crea invece un caleidoscopico puzzle di immagini e colori e lo immerge in una situazione quasi fiabesca per raccontare un flusso  di emozioni legate alla condizione umana.
Il film possiede una assoluta incoerenza di linearità di narrazione che se  sul momento può disorientare un attimo, con l'ultimo segmento,che vuole essere un antefatto e che sistema ogni pezzo al suo posto, acquisisce la sua completa finitezza. Probabilmente sta proprio in questa struttura filmica originale ad incastro uno dei  pregi maggiori del film: i vari segmenti (quattro) si affiancano tra loro quasi casualmente, si rincorrono e alla fine, in un epilogo magnifico da tutti i punti di vista , si ricongiungono a dare organicità al racconto.
Ed è così che storie fatte di donne che impazziscono nel ricordo del marito, di palpeggiamenti pruriginosi, di campi di rieducazione convergono in un episodio finale che rimette con geometrica precisione tutto al suo posto.
E' un costante flusso di immagini , di suoni e rumori, di silenzi e di colori, scandito da un incedere tortuoso, ma solo nell'apparenza, che saltella su varie corde, facendo sorridere e lasciando impietriti, commuovendo senza  esagerare raccontando storie piccole , intime , nelle quali il regista allunga la sua zampata sarcastica anche quando narra storie di amori disperati (bellissimo e duro il finale della vicenda del professore Liang) che producono simboli che vanno letti e sistemati nel giusto modo.
Il talento narrativo e visivo di Jiang Wen è smisurato, come si era già capito grazie allo spettacolare bianco e nero di Devils on the doorstep,capace di lasciare tracce sospese, episodi che colpiscono, solo appena attenuati dal costante clima quasi surreale che si respira e che in alcuni attimi sembra uscito da un film di Fellini (basti pensare alle frequenti fughe sull'albero della donna impazzita del primo segmento o lo splendido finale ritmato da danze, musica e colori simili ad una festa circense).
Un film che va gustato, adagiandosi e facendoci trasportare da esso, impreziosito da interpretazioni validissime: lo stesso regista nel ruolo del professor Tang, superbo nel suo ruolo da Mangiafuoco dei boschi, Zhou Yun intensissima nella parte della donna impazzita, Anthony Wong, convincente e bravo come al solito nei panni del professor Liang, e una sensualissima e bellissima Joan Chen , nel ruolo della dottoressa Lin.
La tortuosa circolarità di The sun also rises è pura poesia del ritorno e del passaggio, tutto transitorio: la nascita, l'amore e la morte e Jiang Wen sa raccontare questi momenti con una bravura e una senibilità smisurata.

2 commenti:

  1. E' un bel film , ma a mio avviso, rimane una spanna abbondante sotto a "Devil....".
    Di fatto Jaing si conferma tra i cineasti del nuovo cinema cinese più bravi

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  2. Devils on the doorstep è , a mio avviso , un autentico capolavoro, ma questo ha dei momenti che non sono da meno; concordo sul fatto che Jiang Wen sia uno dei più bravi registi cinesi contemporanei.

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