La distruzione del Tempio
Lavoro che temporalmente segue 5 Shaolin master ma che di fatto ne costituisce quasi un prequel visto che quest'ultimo inizia proprio là dove Shaolin Temple termina e cioè con la distruzione del Tempio voluta dalle forze imperiali Qing che consideravano il monastero un luogo di raccolta di ribelli che venivano addestrati alle arti marziali.
I protagonisti sono gli stessi, ma questa volta il film parte da lontano, nel momento in cui tre giovani inginocchiati fuori dal portone del Tempio attendono di sapere se saranno ammessi nel monastero per apprendere i segreti delle arti marziali; fino ad allora le regole iniziatiche Shaolin vietavano la divulgazione dell'arte ai non monaci.
Siccome però il pericolo mancese è ormai tangibile, l'unica possibilità affinchè la conoscenza della arti marziali non vada persa è la sua divulgazione ai non adepti: è così che il Tempio diventa una scuola alla quale bussano sempre più giovani facendola ergere a monumento della resistenza al potere straniero dei Mancesi.
Prima parte del film molto didattica in cui vediamo la selezione dapprima (solo i più motivati, disposti a restare giorni in ginocchio sulle scale senza nutrirsi, saranno ammessi) e poi l'addestramento che passa attraverso attività che paiono ai discepoli stessi inutili e strambe ma che invece servono a forgiare fisico e carattere, assecondando quelle che sono le potenzialità di ogni singolo nelle varie discipline; nel frattempo il tradimento cova sotto le ceneri per aprire le porte all'invasore ed infine una buona mezzora finale di combattimenti in cui ognuno dei protagonisti da il meglio di se stesso fino all'epilogo tra fiamme e distruzione.
Nonostante una lunghezza forse eccessiva (circa due ore che si crogiolano spesso in momenti ripetitivi) il lavoro di Chang Cheh si regge ancora una volta su un duplice cardine: da un lato l'aspetto molto tradizionalista delle arti marziali intese come predisposizione spirituale anzitutto che onora la storia e le usanze cinesi e l'aspetto nazionalistico dall'altra ,in cui il Tempio assume l'aspetto dell'ultimo eroico baluardo della difesa dell'identità nazionale e dell'unità del paese.
Come sempre chi ama il genere troverà Shaolin temple un film da leccarsi i baffi ricco come è di aspetti tecnici e atletici impressionanti grazie alle straordinarie performance degli attori-artisti (Alexander Fu-sheng , Chi Kuan-chu , Ti Lung , Wang Lung-wei ) e comunque rimane lavoro che rappresenta alla perfezione un genere che ha dominato negli anni 70 nella cinematografia di Hong Kong.
L'ho trovato sotto il nome de "I Giganti del Karate" in una bancarella alla modesta cifra di 1 euro, anche se purtroppo è presente solo il doppiaggio in italiano. Comunque a mio parere è uno dei migliori di Cheh assieme a "Five Deadly Venoms".
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