Giudizio: 6/10
A confermare una tendenza che negli ultimi tempi ha preso piede nel cinema di Hong Kong, quella di fondere la commedia ridanciana con il cat III, ecco che , nello stesso modo che utilizzò Cash Chin con 33D Invader , Lee Kung-lok chiama a raccolta una bella fetta di stelline del porno e dintorni del mondo AV giapponese le incastona in una storia strampalata in cui Chapman To funge da mattatore, la cosparge qui e là di comparsate doc ed ecco messo in piedi 3D Naked Ambition di cui Louis Koo è produttore oltre che interprete in un piccolo ma decisivo ruolo.
La storia , come spesso avviene in questi casi, è debolissima, quasi un ovvio pretesto per sparare gags a velocità folle e per lasciare alle situazioni, il più delle volte arruffate e inverosimili, il compito di tenere in piedi il film.
Wai-man è uno scrittore di novelle porno che ben presto si ritrova senza lavoro, l'unica idea che gli viene in mente, in allegra compagnia di alcuni compari, è di entrare nel business dell'intrattenimento per adulti con base in Giappone dove si affidano ad una stralunata manager del porno.
Ovviamente le cose non vanno come devono andare, o meglio prendono una piega diversa , per cui Wai-man fara sì una montagna di soldi , ma come attore porno visto che riesce, in realtà casualmente, nell'eroica e rivoluzionaria impresa di assurgere a divo della sottomissione maschile nei film a luce rossa: nuovo nome (Mario Ozawa, ma che casualità!), contratti faraonici, idolatria femminile galoppante, duri training per affinare le doti di porno-attore, binomio con la manager stralunata inossidabile e ovviamente vita privata alle ortiche, il tutto contornato da belle e procaci attrici giapponesi.
Per il finale Lee sceglie una sorta di catastrofico climax con tanto di duello all'ultimo sangue.
Se nello sviluppo e nella esiguità della storia Naked Ambition stenta non poco, alcuni momenti e situazioni sono però divertenti e spassose, spesso al limite della demenzialità e il tono di ironia e di chiara parodia dell'ambiente dello spettacolo porno è ben riuscito; a questo vanno poi aggiunte alcune comparsate che sono degli autentici colpi di classe: a parte le attrici porno giapponesi che recitano se stesse, ritroviamo Taka "Goldfinger" Kato che , similmente a 33D Invader , fa la parodia di se stesso, Louis Koo nel ruolo dello sfidante di Mario Ozawa al titolo di porno attore universale, Sandra Ng che fa se stessa in Golden Chicken; a ciò aggiungiamo la parodia dei film giapponesi di Godzilla, le citazioni ironiche degli immancabili Andy Lau, Tony Leung e Nick Cheung ed ecco che il cerchio si chiude in un tripudio di risate sguaiate e di immagini pruriginose e allusive.
Nel complesso 3D Naked Ambition è film che si salva grazie alla sua estemporaneità, mancando quasi completamente una seppur esile struttura cinematografica: gags, situazioni paradossali, proseprose tette , culi al vento e battute sparate a getto continuo fanno comunque da corollario ad una atmosfera da parodia da cinema per soldati di leva che diverte.
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