Giudizio: 8/10
Pan Jinlian è un personaggio letterario di fantasia presente in alcuni romanzi della letteratura cinese, tra i quali I Briganti , uno dei quattro classici per antonomasia scritto nel XV secolo; forse ispirato ad una concubina imperiale il personaggio è stato tramandato nella cultura cinese come esempio di adultera, antesignana di tante femme fatale, tra cui appunto Madame Bovary cui viene assimilata nel titolo internazionale del film di Feng Xiaogang scritto in collaborazione con Liu Zhenyun, autore del romanzo del 2012 che porta il medesimo titolo.
La storia di Pan Jinlian viene raccontata sommariamente nel prologo del film perché il richiamo al personaggio ha la sua importanza nella struttura del racconto.
Protagonista è Li Xuelian che per ottenere un alloggio più grande ha inscenato col marito un falso divorzio, legalmente però ineccepibile, progettando poi di risposarsi una volta raggiunto lo scopo; il marito però ben presto ha inteso il divorzio nella giusta maniera creandosi una nuova famiglia; Xuelian cerca in tutte le maniere di far invalidare il divorzio rivolgendosi a tutte le autorità della cittadina di provincia dove vive non ottenendo alcun risultato.
“Siccome in provincia sono tutti stupidi e a Pechino no”, la donna decide di recarsi nella capitale dove si sta per tenere l’annuale riunione tra i delegati provinciali sotto l’egida del governo centrale e con metodi da navigata contestatrice pacifista riesce a esporre il suo problema al delegato del governo centrale.
Xuelian diventa quindi una mina vagante per le autorità locali, verso le quali il delegato del governo centrale , lancia strali di fuoco, perché ogni anno per dieci anni si reca nella capitale per reiterare la sua protesta.
Per la donna non è solo una questione di giustizia, o comunque di legge applicata in maniera ottusa; in uno scontro verbale violento col marito, questi la accuserà di essere una Pan Jilnlian, perché giunta non illibata al matrimonio, frase che sparata ad alta voce nel bel mezzo della strada della piccola cittadina corrisponde ad un marchio indelebile.
La battaglia di Xuelian per ottenere giustizia e per lavare il suo onore durata oltre dieci anni, è il tipico scontro tra Davide e Golia, con l’aggravante delle subdole attenzioni che le preoccupate autorità locali ,atterrite dall’idea di perdere la posizione di potere, rivolgono alla donna.
Anche chi sembrava amico cade nel gorgo dei legami di interesse e di privilegi lasciando la donna sola nella sua impari lotta.
I Am not Madame Bovary di Feng Xiaogang , trionfatore a San Sebastian (miglior film e migliore attrice) e al Golden Horse di Taiwan (miglior regia), è lavoro che presente diversi livelli di lettura che permettono di apprezzarne il valore, probabilmente il miglior film del regista cinese , almeno negli ultimi anni.
La recensione completa può essere letta su LinkinMovies.it
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