mercoledì 7 maggio 2014

Hardcore Comedy / 重口味 ( Henri Wong Chi-Hang , Chong Siu-Wing , Lo Yiu Fai / 黄智亨,庄少荣,罗耀辉 , 2013 )

Giudizio: 6/10

Il titolo internazionale inganna: Hardcore Comedy è un film tripartito, tre segmenti diretti da registi diversi che si intersecano fugacemente lungo le strade di Kowloon, nel quale solo il primo episodio giustifica il titolo, inserendosi in quel solco lasciato da Pang Ho Cheung con Vulgaria che si ispira al classico Cat III HKese.
Shocking Wet Dreams infatti narra di due ragazzotti che vivono in un appartamento all'interno di un bordello con un conturbante via vai di signorine piacenti e procaci che mettono alla dura prova l'autocontrollo dei due.
Tutta la storia è giocata sul rincorrersi di realtà e fantasie erotiche pecoreccie , con l'inevitabile parentesi sentimentale, in una atmosfera conturbante e volgare in cui c'è discreto sfoggio di tette, culi, strani metodi di masturbazione,schizzi di sperma e trovate simili alleggerita da una buona dose di demenzialità. In alcuni momenti si ride di gusto inseguendo le battute becere e allusive e l'omaggio al Cat III è fin troppo evidente; che poi sia ben riuscito è altro discorso.

Run on Drugs racconta invece di un giovane appena mollato dalla fidanzata che diventa quasi per caso un corriere di funghi allucinogeni e che nel corso delle sue disavventure si imbatte in una giovane anch'essa dal cuore infranto; immancabile la deriva sentimentale con tanto di ironia sulle droghe e sui suoi effetti. Qui non c'è più traccia di immagini prurigionse, semmai il riferimento è quello della commedia sentimentale giovanile; la macchina rosa shocking del protagonista piena fino all'inverosimile di cianfrusaglie scaricate dalla ex fidanzata è una delle immagini migliori di tutto il film.
Can't stop the killing fa invece il verso all'action movie con tanto di botte e inseguimenti che si tinge di melodramma sempre però con brillantezza: un giovane cuoco si butta a capofitto nel gioco d'azzardo, stanco delle sue conquiste femminili, ritrovandosi presto nei guai e costretto ad eseguire un omicidio per salvare la sua pellaccia; dal passato riemerge la sua antica fiamma che vuole essere l'occasione per dare una svolta ad una vita fino ad allora inconcludente ( ci sono ovviamente anche le problematiche famigliari ). Anche in questo segmento il richiamo a canoni Hkesi è chiarissimo, ma come per il secondo, c'è troppa carne al fuoco per potere servire il piatto in una mezzora scarsa.
Sta proprio qui il limite di Hardcore Comedy: se il primo segmento vive della sua demenzialità fine a se stessa e quindi anarchica, gli altri due sembrerebbero quasi soggetti da lungometraggio, per cui tutto appare un po' troppo frettoloso.
Nel suo complesso il film mostra una certa discontinuità: alterna bei momenti ad altri meno riusciti, è brillante e cerca di darsi un tono senza però riuscirci sempre; di sicuro è film leggero da guardare senza pretese; a queste condizioni il suo lavoro lo svolge bene, soprattutto laddove il tessuto urbano di Hong Kong , col suo consueto fascino, si erge a protagonista della pellicola.

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