Giudizio: 6.5/10
Di ladri che si travestono da poliziotti per portare a termine il loro colpo è pieno il Cinema di tutti i tempi, ma una banda di cialtroni ladruncoli che si travestono da poliziotti e che si scontrano con un'altra banda di delinquenti ben più seri e cattivi è evento che raramente si è visto sullo schermo.
Ed è proprio intorno a questo punto nodale che si costruisce la storia di Two Thumbs Up, esordio alla regia di Lau Ho-Leung, buone prove da sceneggiatore alle spalle.
I quattro compari che escogitano l'idea geniale di travestirsi da poliziotti, modificare un pulmino fino a renderlo simile a quello della polizia , rubando ovviamente i pezzi di carrozzeria, per mettere a segno il colpo sono personaggi naif, che sembrano usciti da un'altra epoca: capelli stile british anni 70-80 ( alla Rod Stewart per capirsi), giacche in pelle da rocker, camicie a fiori, palla da bowling sempre al seguito perchè quello è il loro passatempo preferito, quattro personaggi legati da una lunga amicizia e da una bella serie di fallimenti, ognuno con delusioni ,rimpianti e rimorsi sulle spalle ma che affrontano la vita con lo spirito degli avventurieri romantici, scoprendosi , alla fine, ben più positivi e galantuomini di quanto essi stessi possano credere.
Il colpo da mettere a segno è quello di intercettare un pulmino che trasporta un cadavere pieno di soldi, sistema che utilizza una organizzazione criminale per trasferire illegalmente denaro ad Hong Kong, ma quando è il momenti di agire troveranno sulla strada una banda di criminali che alle pistole finte e alla strafottenza dei nostri eroi si contrappone coi kalashnikov e con una spietatezza inusitata.
Insomma da un lato ladri buoni e generosi, dall'altra ladri cattivi e pericolosi, in mezzo un poliziotto che sembra voler condurre una guerra privata: un bel mix esplosivo nel quale si immerge gran parte della storia, contrappuntata anche da altri piccoli subplot, spesso poco coerenti con il racconto.
La situazione è però di quelle in cui il tradizionale gusto HKese per la commedia brillante che oscilla tra il demenziale ed il cialtronesco emerge con chiarezza danno vita ad una storia con un buon ritmo, sostenuta dai tipici dialoghi verbosi e sparati alla velocità della luce e che nel fondo contiene anche il suo messaggio: l'abito non fa il monaco , diremmo noi occidentali, non importa se indossi una divisa o no, l'importante è batterti per la giustizia, il che detto da una simpatica banda di ladruncoli fa ancora più ridere, però di fatto è il nocciolo del film è questo; sebbene criminali da strapazzo i nostri quattro eroi sanno rendersi comunque utili alla giustizia, in nome di una fratellanza di vecchia data e di un senso dell'onore che neppure un ladro deve mai perdere.
La regia di Lau Ho-Leung si adagia in gran parte sulla situazione centrale e asseconda il ritmo con scelte tecniche non certo innovative ma che di sicuro sono funzionali alla storia quale lo split screen ad esempio; Two Thumbs Up soffre comunque di una certa pletora narrativa che fa sì che molti personaggi sono appena abbozzati e tirati via alla meno peggio consolidato l'idea di un film che sceglie di mantenersi in superficie e di non approfondire il ritratto dei protagonisti.
Di certo il lavoro di Lau si avvale in larga parte di un eccellente cast: Francis Ng e Simon Yam mattatori su tutti, ma anche Patrick Tam , Mark Cheng e il cattivissimo Philip Keung sanno offrire validissime prove di recitazione.
Insomma Two Thumb Up è lavoro divertente, sebbene tutt'altro che indimenticabile, che ha il pregio di mantenere ancora quel gusto HKese per la commedia, cosa non certo facile da trovare ultimamente.
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