lunedì 3 giugno 2019

Still ( Takashi Doscher , 2018 )




Still (2018) on IMDb
Giudizio: 8.5/10

La magnifica natura dei Monti Appalachi attraversati dal sentiero omonimo, mecca di escursionisti e di persone alla ricerca di una natura severa e spettacolare accoglie lo spettatore che si accinge a vedere Still, opera prima del giovane regista Takashi Doscher, fino ad oggi attivo soprattutto nei cortometraggi e nei documentari.
La natura degli Appalachi che irrompe da subito crea repentinamente un clima affascinante all'interno del racconto: una giovane coppia vive in una vecchia fattoria sul limitare di un bosco, quando due escursionisti fanno la loro comparsa, stanchi e  alla ricerca del sentiero che li riporti nella civiltà, Ella sembra accoglierli con gentilezza offrendo loro riparo , Adam invece non solo non vuole saperne di accoglierli in casa, ma li carica con forza sul suo furgone e li porta via.
Accanto alla severità della natura entra in scena quindi la tensione: cosa hanno da nascondere i due che temono di essere stati trovati dai due escursionisti? Cosa porta Elle ad essere accogliente e gentile con gli estranei e Adam invece a farli sparire non sappiamo come?
Austerità della natura e tensione nei rapporti si miscelano e concorrono a creare sin da subito un atmosfera di mistero.


Ben presto fa ingresso in scena il terzo personaggio di questo racconto che si muove tra il thriller psicologico e il metafisico: Lily anche si è persa nel bosco dove ha vagato cercando di far fronte con le forze residue alla malattia che la sta stremando; stavolta Ella riesce ad accoglierla in casa e Adam, obtorto collo inizialmente, non si oppone.
La coppia che vive solitaria nel bosco ha costruito una distilleria sulle rive del fiume con la quale produce un liquore mediante il quale i sensi si obnubilano e i tre vengono attirati in un groviglio di emozioni e di passioni, magnificamente rappresentato in una lunga scena notturna.
A questo punto Still sembra riavvolgere il nastro e saltare indietro di molti anni per raccontarci l'origine di quella casa nel bosco e di chi la ha abitata, della distilleria e una storia di legami, sulla quale meglio non raccontare oltre, rischio spoiler.
Terzo segmento che si riaggancia al primo, ma ora sappiamo tante cose in più , in cui il destino di Ella , Adam e Lily  viene svelato,  e i misteri risolti.
Still è un grande film, va detto subito, per sgombrare il campo e dichiararsi apertamente. La sinossi non aiuta perchè troppe cose bisognerebbe dire ma sarebbero però risolutive di tanti aspetti del racconto e quindi si cadrebbe nel più classico degli spoiler volontari.

Il film di Doscher mostra anzitutto il talento del suo autore  che grazie ad una regia matura che si articola benissimo su uno script (sempre di Doscher) riesce a creare una pellicola che si basa su una armonia narrativa sorprendente, perchè tutto sommato Still è di fatto un fantasy, nel quale riescono a confluire altri generi, modificandone quasi la natura stessa.
E' proprio quella atmosfera di cui si parlava all'inizio uno dei punti di forza del film, che non solo si mantiene per tutto il racconto ma si arricchisce strada facendo creando un legame forte con i personaggi e con il loro destino.
Dietro lo snodo narrativo fantasy che sta alla base di Still, c'è però una profonda riflessione sui legami personali, sulla loro durata e sulla ricerca dell'immortalità attraverso il rapporto amoroso; il regista in una intervista giustamente pone al centro della disanima del film la domanda" Quando giuriamo fedeltà eterna, siamo consapevoli di cosa significhi? O lo facciamo perchè, inconsciamente, sappiamo che la nostra vita è tutto sommato breve e non dura 500 anni ?"
Ed in effetti la storia raccontata in Still ci mette davanti la tematica del legame nel quale si rimane intrappolati e dal quale è difficle trovare una via d'uscita, soprattutto se è da soli a pensarlo: Ella e Adam vivono quasi in modo segreto, evitano la modernità, sembrano provenire da un mondo lontano, nascondono qualcosa che sanno essere molto importante, il loro legame è totale, ma quando Lily riesce a intromettersi nella loro vita, una via di fuga a quell'immobilismo rurale sembra tracciarsi.
Still è un lavoro di quelli che si sedimentano progressivamente, dapprima colpiti e ammaliati da una cifra stilistica e da una atmosfera suggestiva, quindi incapsulati in un turbine di idee e di tematiche ed infine affascinati dalla apparente complessa astrusità della filosofia che sta alla base del film che si trasforma ben presto in luminosa chiarezza.
Il film, che si impernia prevalentemente sui tre personaggi principali , può contare sulle eccellenti prove  di Lydia Wilson ( Ella), Nick Blood (Adam) e Madeline Brewer ( Lily), tutti e tre bravissimi.


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