lunedì 6 luglio 2020

Lucky Chan-sil ( Kim Chohee , 2020 )




Lucky Chan-sil (2019) on IMDb
Giudizio: 8/10

La storia di Chansil, produttrice coreana di pellicole indipendenti, inizia con un episodio tragicomico: marcia funebre di Chopin in sottofondo, adunata intorno ad un tavolo e tutti alticci, un uomo di mezza età stramazza sul tavolo morto; dopo due minuti di film il regista col quale la protagonista lavorava da anni muore miseramente e per lei, che aveva sempre legato il suo nome alle opere del regista finito all'altro mondo, sopravvivere nel mondo del cinema è impresa titanica.
Ben presto infatti Chansil, vende la macchina, trasloca presso una casa in estrema periferia dove vive una anziana signora e per guadagnare qualcosa fa la colf ad ore a casa della sorella attrice in attesa del grande salto nel mondo del cinema.
Per la protagonista  che al cinema ha sempre donato tutta se stessa, inizia un periodo nel quale si trova a riesaminare la sua vita lavorativa e non solo, ma è chiaro che è sempre il cinema quello che rimane il punto fisso della sua esistenza.


Presso casa della sorella incontra un giovane insegnante di francese col quale si imbarca in frequenti discussioni cinematografiche su Ozu da lei amato per la sua semplictà, mentre inorridisce nell'apprendere che il preferito dell'uomo è Christopher Nolan con tanto di dissertazione che ne segue.
Ma la passione di Chansil è per il cinema di Hong Kong e , quella casa dove vive possiede una sorta di museo vivente del cinema, la stanza della figlia della anziana padrona, morta prematuramente: ottenuto il permesso della donna a poterci entrare troverà videocassette registrazioni, libri e soprattutto il cinema si carne e ossa con la presenza del fantasma di Leslie Cheung , rigorosamente in mutande e canottiera; inutile dire che per chi ama il cinema questo è uno dei momenti più alti che abbia offerto il FEFF22, a maggior ragione quando i dialoghi tra Chansil e il fantasma di Leslie assumono connotati esilaranti nella loro leggiadria; " me la immaginavo diversa" dice la donna a lui , per poi citare Maggie Cheung ( " dove stai andando da Maggie Cheung?"); il grande attore morto giovane rivive in quella casa perchè lo spirito del cinema di Hong Kong la permea vista la passione della donna che abitava quella stanza.
Per Chansil è un modo per sopravvivere continuando a vivere il cinema come il sogno della sua vita , come il tramite per permettere a certe cose di succedere, il confine tra realtà e fantasia, mentre Leslie Cheung le continua a ripetere, consigliere spirituale etero come un fantasma ,di cercare di sapere cosa si desidera veramente e di evitare di sentire la solitudine nella quale è immersa, dopo che perfino un approccio con l'insegnante di francese finisce miseramente.
Lucky Chansil è film che fa della cinefilia nel senso più ampio il suo argomento principale, attraverso il ritratto di una donna che ha vissuto per il cinema, ne conosce tutti i meccanismi ma che improvvisamente si trova espropriata di tutto , impossibilitata a lavorare e quindi ad alimentare la sua passione e che rischia di affogare nell'umiliazione personale e nella solitudine.
Un po' i fantasmi che rivivono nella casa, un po' la grazia e la sapienza della anziana proprietaria, un po' il suo poter ancora parlare di cinema citando Ozu e Kusturica di Il Tempo dei Gitani che è stato il film che l'ha folgorata e avvicinata alla settima arte, il tempo riuscirà forse a lenire la delusione di Chansil, anche perchè chi ama il cinema sa benissimo che nel cinema tutto può succedere sempre.

La regista Kim Chohee, al suo primo lungometraggio, possiede però un background fatto non solo di qualche cortometraggio ma anche di una lunga collaborazione in veste di produttrice con Hong Sangsoo dal 2008 al 2015 e questa esperienza influenza sicuramente il lavoro da lei diretto, vuoi per la tematica veicolata dal protagonista , vuoi anche per alcune scelte narrative e tecniche che per molti versi sembrano rimandare ad Hong, soprattutto riguardo al minimalismo e alle atmosfere che indagano l'animo dei personaggi.
Ma al di là di questa inevitabile contaminazione in considerazione del lungo sodalizio professionale con Hong, Kim dirige un film divertente in modo intelligente, non banale, che in certi momenti apre il cuore ai sentimenti, da cui traspare fortissimo l'amore per il cinema della regista; Lucky Chansil cos'altro è se non una dichiarazione d'amore verso il potere di fascinazione del cinema e verso la sua capacità di far vivere qualcosa di magico?
Le citazioni e le dichiarazioni della regista attraverso la sua protagonista sono un omaggio personale a tutto ciò che ha contribuito a creare la sua idea di cinema  e al suo grande potere di dare corpo ai sogni e alla stupefacente capacità di far rivivere gli idoli della nostra immaginazione.
Il ruolo di Chansil, per nulla facile , divisa tra grazia e solitudine, umiliazione e fantasia, viene egregiamente interpretato da Gang Malgeum con estremo equilibrio impedendo al personaggio di diventare una di quelle donne in perenne crisi di nervi.

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