sabato 27 agosto 2011

Swordsman II [aka The legend of the swordsman] ( Ching Siu-tung , 1992 )

Giudizio: 8/10
Il Wuxia che esalta

Secondo capitolo di una trilogia che ruota intorno alla geniale figura ispiratrice di Tsui Hark, qui in veste di produttore, Swordsman II presenta come regista Ching Siu-tung, uno dei quattro autori che portarono a termine il primo lavoro dopo l'abbandono di King Hu.
Il modello ispirativo letterario è il medesimo di The swordsman, ma , vuoi per la sfrenata libertà narrativa che impone il regista, vuoi per la presenza di due straordinarie star come Jet Li e Brigitte Lin, questa opera supera di gran lunga la precedente, seppur eccellente, per entrare nell'empireo dei capolavori assoluti del genere wuxia degli anni novanta.
Lo spadaccino Ling ha deciso di abbandonare battaglie e duelli e di dedicarsi alla bella vita gustandosi il vino e le donne; al suo seguito una piccola masnada di compagni tra cui Kiddo, una ragazza vestita da uomo segretamente innamorata di lui.

Ben presto il desiderio di una vita tranquilla viene spazzato via dal momento che Ling si trova coinvolto in una guerra fatta di tradimenti, trame nascoste e sete di potere all'interno della Sun Moon Holy Sect dove il traditore Dawn ha spodestato e rapito il Maestro Wu , padre di Ying, altra innamorata segreta di Ling.
La trama si ingarbuglia ancora di più quando Dawn, dalle sembianze di una affascinante donna , si pone sul cammino di Ling.
In un crescendo spasmodico, apparentemente senza fine, di combattimenti, duelli, armi segrete, poteri eccezionali derivati da un misterioso e segretissimo Manuale delle Arti Marziali,Ching snoda un racconto vivissimo, pirotecnico in cui il ritmo non scema mai , in cui i colpi di scena si alternano a spettacolari voli e a momenti di controllata brillantezza narrativa che fanno sì che le poco meno di due ore del film scorrono via come un soffio.
Accanto allo spettacolo puro il regista si diverte a giocare col tema del travestitismo e con l'ambiguità sessuale sia nella figura di Kiddo che in quella ben più pregnante di Dawn, presenta un racconto percorso da amori inespressi, amori tormentati, amori impossibili, lotte di potere  e da lustro al consueto nazionalismo che si cela sotto il gusto del racconto delle tradizioni, accentuato in questo caso dalla presenza dei pirati giapponesi dalla parte dei traditori seguaci di Dawn.
Un capolavoro a tutto tondo quindi che spazia in tutte le direzioni e che dilata gli orizzonti del genere wuxia in favore di un racconto epico che racchiude i capisaldi del cinema HKese della New Wave, compresa una bella dose di melodramma , sempre espressa con grande sincerità ed ingenuità.
Tecnicamente la regia di Ching è impeccabile, sapendo fondere con grande bravura la frenesia esasperata, condotta oltre i limiti con una linearità narrativa che fa scorrere il film in maniera fluidissima, anche la dove sembra voler accentuare l'aspetto spettacolare con scene estreme.
La presenza di Jet Li, bravissimo nel suo ruolo di personaggio alla ricerca di una vita tranquilla contrapposto al caos delle lotte di potere e di Brigitte Lin, pervasa di ambiguità e di magnetismo, dona senz'altro qualcosa in più al film, che fa della descrizione e della caratterizzazione dei personaggi uno dei momenti migliori, anche perchè il cast è ottimamente completato da Rosamund Kwan (Ying), Michelle Reis (Kiddo) e Fennie Yuen ( Bleu Phoenix).

5 commenti:

  1. non sapevo che tsui hark avesse prodotto anche questa trilogia...certo che come produttore aveva un fiuto eccezionale, i primi film di john woo valgono da soli quanto una carriera di capolavori. Ho visto ultimamente alcuni dei suoi film come regista, a breve ne scriverò qualcosa, però resto dell'idea che come regista puntasse troppo su pellicola un pò troppo "ameircanizzate", commerciali insomma, per cui lo preferisco in veste di produttore!

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  2. Ciao!!
    ho aperto un nuovissimo blog di cinema dove ognuno può dare il suo contributo scrivendo recensioni, passa se ti va! http://onewordaboutcinema.blogspot.com/
    A presto

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  3. Beh no Monsier, dissento stavolta :) Al di là dellimportanza che ha avuto sulla new wavw HKese, Tsui Hark è stato regista di autentici capolavori (alcuni li trovi recensiti qui); ovvio qualche passo falso c'è, visto che ha diretto decine di lavori, ma la sua capacità narrativa, spesso frenetica, è assolutamente grandiosa.

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  4. Grandissimo film, questo. Pur essendo molto legato al primo, devo ammettere che questo secondo capitolo è migliore! Un giorno o l'altro devo assolutamente organizzare uno Swordsman-day e rivedermeli tutti ^_^ ciao, c

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  5. Sì è vero tra i tre ritengo anche io sia il migliore: siamo a livelli di capolavoro autentico.

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