lunedì 2 novembre 2015

Le Rois du Monde ( Laurent Laffargue , 2015 )




Les rois du monde (2015) on IMDb
Giudizio: 5/10

Opera prima del regista francese Laurent Laffargue, attivo nel passato soprattutto in ambito teatrale, Le Rois du Monde è lavoro che lascia l'amaro in bocca: l'impressione è quella di un film che avrebbe potuto essere decisamente più valido e bello se il regista avesse saputo scegliere meglio il terreno su cui cimentarsi senza affastellare situazioni e tematiche agli antipodi o per lo meno avesse avuto una migliore capacità di miscelare le anime narrative della storia.
Le Rois du Monde inizia come un vivace affresco di una Francia provinciale e di campagna dove regnano le bevute, le feste di paese e gli amori di personaggi che da questo ambiente non vogliono  o non riescono a sottrarsi, adagiati nella monotona vita di tutti i giorni e nello squallore; prosegue con una storia d'amore intorno alla quale si accumula sporcizia e  odi repressi che portano ad atmosfere da tragedia mitologica moderna che sfociano con violenza nel finale; si innestano sulla struttura di base un poco convincente triangolo amoroso giovanile consumato e scatenato dalla passione per la recitazione delle commedia di Moliere e un altrettanto ben poco convincente impianto teatrale che mostra soprattutto il background del regista.


Le Rois du Monde è anche il racconto di personaggi, a loro modo tutti eroici, nel bene e nel male: il rissoso e trucido Romain, un tipaccio buono solo a menare le mani che vorrebbe riprendersi la sua donna dopo la sua lunga permanenza in carcere, il macellaio Jacky che di quella donna è diventato nel frattempo il compagno e che pur nell'oblio del paese di provincia cerca di tirare avanti una vita dignitosa, Chantal , la donna contesa, che ama il teatro ma che non riesce a fuggire dall'opprimente e squallido mondo di provincia trattenuta da un legame atavico; anche i tre giovani protagonisti che fanno da contraltare con il loro tormentato triangolo amoroso al ben più tragico menage degli adulti, possiedono quella vis eroica , forse l'unica che regala qualcosa di luminoso.

Se Le Rois du Monde avesse proseguito sulle atmosfere e i ritmi della prima parte , accentuando lo sporco e lo spregevole presente nella storia, sarebbe certamente potuto essere lavoro più interessante, ma Laffargue cede alla sua cultura teatrale e affianca tutta la parte in cui Chantal si cimenta nella preparazione della commedia di Moliere ad un mondo che nulla ha a che vedere: troppo distanti i toni, troppo fuori luogo certi momenti della storia, anche a voler far passare per buona l'ipotesi che la leggiadria teatrale vuole essere la via di fuga all'abbrutimento,una sorta di Nirvana nel quale rifugiarsi non potendo e non volendo tranciare le radici e fuggire.
Insomma quello che maggiormente emerge è l'incoerenza della storia e una inadeguatezza della miscela che il regista prepara, registri narrativi troppo distanti e difficilmente coniugabili.
Nel suo tratteggiare la vita di una provincia grossolana e gretta il film da il meglio di sè anche perchè alcuni personaggi colpiscono forte: il trucido Romain ad esempio è un eccellente ritratto da bullo di paese col suo carico di odio e di ignoranza, così come il personaggio dell'amico gay, ahimè troppo poco colpevolmente approfondito, avrebbe potuto essere la giusta miccia del racconto; e poi le bevute a base di pastiss, le camminate incerte da ubriachi, le chiacchiere da bar, le riflessioni sull'ambiente circostante offrono momenti validi.
Quando però il film deraglia da questo per affrontare la tematica teatrale e , almeno in parte, le gesta dei tre giovani attori, tutto tende a disintegrarsi e probabilmente non basta un finale duro ed ammantato di cupi toni da tragedia greca a risollevare il giudizio complessivo del film.
Sergi Lopez è eccellente nel ruolo di Romain col suo carico di brutalità e cattiveria, Eric Cantona anche se la cava bene nella parte di Jacky, brava ma in un personaggio poco consono al contesto del film la bionda Celine Sallette che comunque cerca di ben esprimere i tormenti di Chantal.

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