Giudizio: 7.5/10
Film con tematiche legate all’autismo sono divenuti sempre più numerosi in maniera proporzionale alla crescita nel mondo delle persone affette da tale malattia: essendo patologia che si manifesta per lo più in eta infantile o giovanissima molto spesso il cinema ha rivolto lo sguardo al caso umano toccante legato allo stato dei piccoli protagonisti; altrettanto spesso ciò ha portato a lavori che indugiavano molto sull’aspetto più strettamente intimo della malattia, scadendo sovente nel drammone sentimentale a tinte furbastre.
Destiny del regista cinese Zhang Wei, curiosamente e repentinamente riciclatosi da imprenditore ad uomo di cinema, possiede una peculiarità non facile da trovare nei numerosi altri lavori sul tema: lo sguardo è infatti privo di facili derive sentimentali, anzi si mantiene sempre su una certa durezza, basta saperla leggere; questa caratteristica ha fatto sì che la pellicola si imponesse come una delle più belle ed interessanti di tutto il Far East Film Festival 18.
Siamo a Shenzhen, città simbolo del nuovo corso economico della Cina continentale da dove partirono negli anni 90 i primi meccanismi di economia libera ; la sua posizione geografica ne ha fatto una sorta di roccaforte mainlander di Hong Kong che dista pochissimo; la città è una di quelle che per prima ha visto nascere quel ceto medio che è un po’ la caratteristica dei paesi ad economia capitalistica e i genitori di Xi He appartengono a questa categoria: impiegata di banca lei, tecnico specializzato in impianti di climatizzazione lui hanno impostato la loro vita sulle esigenze del piccolo figlio affetto da una forma di autismo neppur troppo malvagia.
Il ragazzino frequenta una scuola pubblica con discreto profitto, ma come tutti i bambini autistici ha il suo mondo catalogato e rigido dove ogni minimo cambiamento produce agitazione; quando il ragazzino , sebbene amato da compagni e da insegnanti, dà segni di una certa aggressività in risposta a stimoli nocivi, i genitori della scuola entrano in rivolta affinché venga allontanato dalla scuola; gli insegnanti dapprima resistono, quindi consigliano Tian Lin , la madre, di dirottare il ragazzino su una scuola speciale ed infine, obtorto collo, sono costretti a rifiutare Xi He nella scuola pubblica.
La recensione completa può essere letta su LinkinMovies.it
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