venerdì 11 settembre 2015

Heart of a Dog ( Laurie Anderson , 2015 )




Heart of a Dog (2015) on IMDb
Giudizio: 3/10

Settantacinque minuti di fluire ininterrotto di immagini, spesso ripetute con la mediazione di filtri diversi e a velocità differenti, il suono sempre presente, ma soprattutto le meditazioni di una artista sotto forma di riflessione escatologica con riferimenti letterari-filosofici piuttosto impegnativi ( David Foster Wallace, Ludwig Wittgenstein, Soren Kierkagaard, il buddhismo) in relazione al rapporto con l'amata cagnetta e con la madre: l'ardita opera di Laurie Anderson, musicista, pittrice, sperimentatrice di orizzonti audiovisivi da ormai oltre 40 anni, artista a 360 gradi insomma, è però un guazzabuglio pretenzioso mal riuscito in cui la regista fonde i suoi filmati personali sfocati e i suoi disegni con una teoria interminabile di parole, chiacchiere, riflessioni personali, commenti storico-politici senza un minimo di organicità ove si escluda il suo intimo omaggio alla amata cagnolina ( la vera star del film) attraverso la quale Laurie Anderson ci espone le teorie buddhiste su quanto avviene dopo la morte, il peregrinare dell'anima nel Bardo per 49 giorni, una tappa di passaggio nella trasformazione che l'essere subisce dopo la dipartita.


Il senso della misura salva la regista , e soprattutto i malcapitati spettatori, dal pericolo che il fluire ininterrotto diventi diluvio e anneghi la pazienza e questo senza dubbio va riconosciuto alla Anderson.
La recensione completa può essere letta su LinkinMovies.it

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