Giudizio: 4/10
Anna vede il mondo in bianco e nero, anni di passività e di ignavia l'hanno resa remissiva anche di fronte alla sua assurda vita famigliare; ma siccome Anna è anche una santa laica, la sua vita è rivolta ad aiutare gli altri mettendosi sempre in retrovia, i frequenti fermo immagine che trasformano il volto della donna in una grottesca immagine da santino stanno lì a dimostrare come si possa buttare via la vita per rendersi utile agli altri: i figli prima di tutto, uno dei quali sordomuto, da proteggere anche dall'insensibilità e dall'abbrutimento di un padre dedito a loschi affari, poi gli anziani genitori, i colleghi e amici dei quali si carica il fardello di disgrazie e problemi.
Una vita raccontata con frammenti di canzoni napoletane, quasi delle ballate che descrivono come il mondo sia diventato grigio per Anna.
Quando grazie alle attenzioni di un attore di fiction che lavora per la casa di produzione presso la quale Anna ha finalmente trovato un lavoro stabile la sua vita sembra poter riprendere colore , scrollandosi di dosso la desolante nullità degli ultimi anni, la donna decide di affrontare con coraggio la nuova situazione.
Ci sono pochissime cose che funzionano in questo film di Giuseppe Gaudino, smaccatamente alla ricerca di un linguaggio sperimentale ma che di fatto regala più aspetti negativi che altro.
Anzitutto una storia condita da una lunga serie di luoghi comuni su Napoli, sui napoletani, sulle disgrazie della vita, sulla delinquenza... poi uno stile che potremmo definire tranquillamente ridondante di aspetti didascalici, spesso manieristici, tra canzone napoletane (sempre uguali a se stesse), immagini pagane che si trasformano in sacre, sprazzi onirici nei quali domina un cielo nero e tempestoso e popolati di personaggi fiabeschi che mancano di coerenza con la storia.
Il concetto di base che muove Per Amor Vostro è quello della redenzione che passa attraverso il riconoscimento del proprio fallimento, così come fa Anna nel finale del film: di per sè la tematica sarebbe anche interessante se fosse affrontata con una maggiore decisione e non immergendola in un contesto cinematografico in cui sembra essere la ricerca stilistica l'unico vero interesse del regista.
Ma soprattutto è la mancanza di spessore del personaggio principale a far sì che il film non riesca a regalare momenti degni di nota: una figura nella quale alberga ben poco ( o per lo meno così traspare) di quel carico di dolorosa umanità che vorrebbe essere il tessuto connettivo del film e questo perchè Gaudino tra canzoni e madonne pagane tende più a creare un fossato tra il pubblico e la sua protagonista piuttosto che a coinvolgere nella sua storia personale; a ciò aggiungiamo che la seppur brava Valeria Golino è assolutamente fuori luogo nel personaggio della popolana partenopea e non sarà arduo capire perchè Per Amor Vostro è film di scarso spessore e che non lascerà certo un tratto significativo nella storia del cinema.
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