Giudizio: 6/10
Il compito di rappresentare al Far East Film Festival uno dei generi da sempre più in voga nella cinematografia thailandese, quello che ruota intorno a storie di fantasmi con ambientazioni horror, è demandato per quest'anno ad un regista britannico Paul Spurrier da anni ormai stabilitosi in Thailandia e che ha al suo attivo un solo altro lavoro datato 2005.
Questi presupposti piuttosto atipici non impediscono a The Forest di risultare un lavoro dalla profonda anima thai, prodotto a basso budget e improntato ad un minimalismo, sotto tutti gli aspetti, da tipico film indipendente.
La storia racconta di un giovane maestro inviato ad insegnare in una piccola comunità che vive ai margini di una gigantesca ed impervia foresta che le tradizioni popolari e le superstizioni vogliono popolata da oscure presenze; qui il maestro conosce la sua graziosa collega che si occupa di un'altra classe e una schiera di ragazzini in età preadolescenziale tra i quali Ja una giovane solitaria e taciturna che ha scelto la via del mutismo volontario, tranne che con il padre ubriacone; la ragazzina è oggetto di bullismo dalle sue compagne di classe a causa della sua ostinazione a non parlare e del suo carattere schivo.
Ja però è l'unica che ha il coraggio di entrare nella foresta dove incontra un ragazzino che vive allo stato brado come un selvaggio e con il quale riesce ad esprimersi usando le parole.
Tutto il film vive sulle figure del giovane maestro che lentamente sembra scivolare nel gorgo intriso di mistero e di paura e sui due ragazzini protagonisti che all'interno della foresta vivono in piena libertà circondati dal mistero e dalle presenze oscure.
Se per la piccola Ja quanto avviene appare come una forma di iniziazione alla vita, per il maestro gli accadimenti assumono le sembianze di un percorso ad ostacoli costruito per mettere alla prova la sua persona e i suoi sentimenti.
Il tema del mistero che circonda le presenze soprannaturali si arricchisce di tematiche francamente ecologiche e sociologiche nel momento in cui gli eroi del racconto diventano i due ragazzini che sembrano, attraverso strade diverse, ribellarsi a tutto quanto li circonda in favore di un naturalismo antropologico a dire il vero piuttosto ingenuo.
Ma è proprio l'ingenuità e la semplicità delle tematiche trattate che fa di The Forest un film sincero che indubbiamente presenta dei chiari limiti e che allorquando si affida alla potenza delle immagini di una natura silenziosa che incute rispetto e spesso paura riesce a dare il meglio di sè.
In un contesto così costruito le scene di horror, tutto sommato neppure troppo spinto, sembrano a prima vista stonare ; in effetti però Spurrier riesce ad equilibrare il tutto con la giusta misura, evitando che The Forest diventi il solito film a tema adolescenziale con protagonisti ragazzini problematici.
Nessun commento:
Posta un commento
Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.