giovedì 5 novembre 2009

Suzhou River ( Lou Ye , 2000 )


Giudizio: 8.5/10
Le storie del fiume

E' un film bello , emozionante e coinvolgente questo di Lou Ye, che racconta l'amore e i suoi drammi con grande poesia, avvalendosi di una struttura non lineare ma molto limpida.
Sulle rive del fiume che da nome alla pellicola vive la Shangai più vera, quella della sporcizia e della solitudine, quella dei ponti che si lanciano da una riva all'altra, vive una umanità ai margini della modernità che avanza e che si staglia in lontananza, vive un mondo che si rispecchia nelle acque torbide capace però di grandissimi slanci emotivi.
E' sul fiume che vive il narratore , di cui avremo la fortuna di vedere solo le mani e di cui ignoriamo il nome, qui nascerà la sua storia d'amore con Meimei ballerina acquatica in un bar ed è qui che che ha l'epilogo la storia di Mardar e Moudan che sfiora , incrocia pericolosamente, si sovrappone a quella del nostro narratore che ne assurge a cantore; ha le stigmate della storia fantastica , quasi una favola metropolitana che però è maledettamente e romanticamente vera. Non siamo di fronte a un melò sdolcinato e ammiccante però , piuttosto sentiamo vibrare forte le corde che tanto piacciono a Wong Kar-wai con quell'incalzare i protagonisti da vicino con la macchina da presa e quel dipingere a tratti leggeri e non invadenti i sentimenti. C'è un alone di pacata mestizia nel racconto del nostro narratore-protagonista: la sua storia d'amore che finirà in modo diverso da quella di Mardar e Moudan è lo spunto per per affermare che tutto può cambiare e che cercare di mettere argini agli eventi della vita può risultare doloroso e dannoso.
Il regista è bravo nel manipolare le due storie e nel descrivere il sentimento che sprizza da ogni immagine; non cade nell'ovvio e mette in piedi una regia attenta che da un senso di armonia al film mostrandoci inoltre una Shangai lontana anni luce dai clichè con cui siamo abituati a conoscerla. Ma soprattutto riesce a dare vita ad un fiume, cogliendone vitalità, colori , morte come pochissime volte si è visto nel cinema.
Giustamente Lou Ye si pone tra i più interessanti cineasti del nuovo corso del cinema cinese, inevitabilmente alle prese con censure da parte del regime di Pechino.

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