martedì 10 agosto 2010

Happy together ( Wong Kar-wai , 1997 )

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Rivisitazioni cinematografiche
Il destino scritto nelle cascate dell'Iguazu

Il destino è scritto su una lampada: l'immagine delle cascate dell'Iguazu è la meta della fuga e l'approdo ad una nuova vita cui aspirano Yiu-fai e Po-wing coppia omosessuale di Hong Kong; in mezzo l'Argentina, la crisi , la lotta per sopravvivere, la disperazione che si tinge di gabinetti pubblici e di cinema porno, la separazione definitiva che lascerà solo dolore e rimpianto. Le cascate le vedrà solo Yiu-fai in un estremo atto di rimembranza e di struggente ricordo, mentre Po-wing stringe a se una coperta lisa nella quale cerca un contatto flebilissimo con l'ex amante.
Con estremo coraggio Wong abbandona l'amata Hong Kong ( è l'anno dell'handover e il regista dichiarò di avere abbandonato l'amata terra per fuggire alle domande su come sarà il futuro) e in una Argentina spesso piovosa e livida ambienta una storia d'amore estrema, ancor più perchè omosessuale, mostrando una radicalità nelle scelte narrative propria a pochi registi.

La solitudine che avvolge i due protagonisti si contrappone a quella di Chang, ragazzo che lavora con Yiu-fai verso cui questo prova attrazione e che rappresenta la speranza e la certezza degli affetti, condizione così lontana da quella dei due protagonisti.
E' una storia d'amore teneramente tormentata che ha già scritto la parola fine all'inizio del film ma che si protrae con l'illusoria speranza di non rimanere soli, che spinge i due uomini a frequenti liti, discussioni, ma anche a bellissimi slanci di affetto (la scena del tango), fino al finale in cui c'è spazio solo per disperazione e solitudine ancora più cupa.
E' lo splendido interagire di queste solitudini che fa di Happy together un film pieno di lirismo e di amore epico, cui Wong pone il suggello con una sceneggiatura perfetta, secca, quasi cruda che benissimo si fonde alla magistrale direzione della fotografia del fido Chris Doyle che usa , alterna e miscela bianco e nero e colori sfocati con risultati straordinari : è il proverbiale e grandioso stile del grande regista che ben conosciamo, cui manca forse soltanto quella poderosa forza del pathos che raggiungerà in In the mood for love.
Anche la musica (da Astor Piazzolla a Caetano Veloso a Frank Zappa) contribuisce a creare un lirismo che ben si fonde con le immagini e con la storia, il resto lo fanno Tony Leung e Leslie Cheung, coppia di attori bravissimi e collaudata dal regista in numerosi lavori.

2 commenti:

  1. Mi devo ancora riprendere dalla visione magnifica di honk kong express...mi innamoro sempre di più di questo grandissimo regista...

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  2. Indubbiamente Hong Kong Express è un grandissimo film una delle vette di Wong, prossimamente ho in cantiere la ri-visione per poterne scrivere con più precisione.
    Credo anche io che sia uno dei più grandi registi viventi.

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