Quando anche la speranza viene spazzata via
Grande classico degli anni 30 dal fortissimo impatto sociale e politico, questo magnifico lavoro di Mervin LeRoy costituisce un coraggioso esempio di denuncia sia dei danni della guerra, sia della grande depressione e sia, soprattutto, di un sistema carcerario inumano al limite della barbarie che ben lungi dal rieducare i detenuti li trasformava il più delle volte in abbrutiti malviventi.
James Allen torna dalla guerra in Europa, convinto che l'aver subito anni di stenti e di privazioni, gli dia il giusto diritto ad un esistenza migliore, motivo per cui rifiuta il lavoro da operaio in fabbrica che il vecchi datore di lavoro gli propone e decide di dedicarsi a quella che è la sua passione, cioè l'edilizia.
I tempi sono però magri e il lavoro scarseggia e nonostante il suo peregrinare in tutto l'ovest degli Stati Uniti, si trova ridotto all'indigenza più assoluta e alle cattive amicizie che lo condurranno in carcere "per avere rubato un polpetta" , come ripete ai sui compagni di sventura in catene e ceppi.
Convinto della sua innocenza e spinto dalla sua forza di redenzione, Allen riesce a fuggire e a farsi una nuova vita, in cui otterrà molteplici soddisfazioni lavorative. Ma il passato è sempre sospeso su di lui come una spada di Damocle e l'astiosità della dissoluta moglie, da cui vuole divorziare perchè innamorato di Helen, che scopre la sua vera identità lo riporterà in penitenziario , nonostante i grandi successi e la stima ottenuti nel campo lavorativo.
Il breve periodo di detenzione patteggiato per ottenere il perdono si prolunga a dismisura a causa delle denunce presentate da Allen sul sistema carcerario, e quindi non rimane che una nuova fuga.
Stavolta per Allen c'è solo una vita nell'ombra, nascosto, braccato, privo di ogni speranza che si sublima in un maestoso finale che lascia i brividi sulla pelle.
La buia morale di Mervin LeRoy è che non c'è redenzione possibile per chi sfida le regole del sistema e la morte non giunge con la falce in mano a portare via l'alito di vita, bensi recidendo ogni possibile speranza, togliendo la luce e sprofondando nel baratro, privi di ogni seppur minimo conforto.
Stavolta per Allen c'è solo una vita nell'ombra, nascosto, braccato, privo di ogni speranza che si sublima in un maestoso finale che lascia i brividi sulla pelle.
La buia morale di Mervin LeRoy è che non c'è redenzione possibile per chi sfida le regole del sistema e la morte non giunge con la falce in mano a portare via l'alito di vita, bensi recidendo ogni possibile speranza, togliendo la luce e sprofondando nel baratro, privi di ogni seppur minimo conforto.
Io sono un evaso è uno di quei film che hanno fatto la storia del Cinema costituendone un pilastro imprescindibile; l'impossibilità di coltivare sogni e ambizioni perchè schiacciati prima dalla crisi economica, poi da una legge ottusa e spietata costituisce il tema trainante del film svolto con grande senso civico e umanistico dal regista, in una atmosfera cupa che non promette nulla di buono sin dall'inizio.
Paul Muni in un 1932 da incorniciare con Scarface prima e Io sono un evaso poi , spicca il volo come attore simbolo di una certa cinematografia degli anni 30 ed è bravissimo nell'incarnare una discesa all'inferno senza ritorno.
Paul Muni in un 1932 da incorniciare con Scarface prima e Io sono un evaso poi , spicca il volo come attore simbolo di una certa cinematografia degli anni 30 ed è bravissimo nell'incarnare una discesa all'inferno senza ritorno.
un gran film. Andrebbe proiettato nelle scuole, insieme a Furore (Ford-Steinbeck), a Mr.Smith va a Washington (Capra), a John Doe (sempre Capra).
RispondiEliminaMa poi i bimbi non capirebbero, direbbero "ah, un film in bianco e nero, "nostalgici"...
Mai avrei pensato che gli anni '30 sarebbero tornati d'attualità, e in questo modo.
Quando il Cinema parla un linguaggio universale come fa questo e quelli che tu citi, siamo di fronti a lavori eterni.
RispondiEliminamamma mia che film geniale!
RispondiEliminaVero Monsier, e parliamo di un lavoro degli anni trenta che sembra stato scritto ieri.
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