lunedì 3 gennaio 2011

Alice in wonderland ( Tim Burton , 2010 )

Giudizio: 6/10
L'Alice di Burton, così fantasy e poco rivoluzionaria


Le premesse c'erano tutte: un testo tra i più rivoluzionari per l'epoca, carico di anticonformismo e di simbolismi , un regista tra i più originali, visionari e anticonformisti degli ultimi vent'anni che ha sempre fatto dell'impatto visivo e del messaggio rivoluzionario il suo credo cinematografico, uno tra i pochissimi che avrebbe potuto dare il suo tocco personale ad una storia  che affascina.
I risultati però ahimè non sono per nulla a livello delle aspettative; non che il film sia brutto, probabilmente diretto da qualcun altro avremmo anche detto che di buon film si trattava, ma l'assoluta mancanza di creatività non si sposa minimamente con le aspettative che un film di Burton ingenera sempre.
Apportando piccole modifiche al testo originale, Tim Burton dimostra quasi subito, appena inizia il viaggio di Alice , di appiattirsi su un fantasy ben costruito sì, che fa uso massiccio del digitale, che offre immagini belle e anche qualche trovata simpatica, ma che per il resto offre veramente poco che faccia parte della farina del suo sapiente sacco.
Ne viene fuori un film in perfetto stile Disney, in cui il regista non usa minimamente il potere deflagrante insito nel testo di Lewis Carrol, si limita a creare personaggi in maniera fantasiosa,a seguire un percorso pre stabilito in cui Alice funge da paladina per il ripristino di un ordine sociale e morale sovvertito, accenna un pistolotto su certo perbenismo vittoriano , lasciandoci per il resto con un pugno di mosche in mano, con la convinzione di aver visto uno spettacolo sicuramente ben costruito che sa offrire immagini variopinte e fantasiose ma che a conti fatti rimane freddo e distante, privo di quel tocco di policromatica follia dissacratoria cui Burton ci ha abituato e che a mala pena raggiunge la sufficienza, soprattutto in relazione alle aspettative andate deluse.
Lo stesso Johnny Depp, sempre più simulacro burtoniano, sembra soffrire  un ruolo (quello del cappellaio) che lo priva della verve e dell'anarchica libertà interpretativa, così come convince poco Mia Wasikowska nel ruolo di Alice, troppo spesso impegnata a dimostrare stupore; notevole invece l'interpetazione di Helena Bonham Carter nelle vesti della Regina Rossa, l'unica forse a donare sprazzi di genialità e di bravura in tutto il film.

6 commenti:

  1. La deliranza...mamma mia mi sono cadute le braccia e pure le palle...

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  2. Eh sì , la delusione è stata forte, anche perchè Burton raramente, forse mai, aveva steccato.

    @Alessandra: hai ragione uno dei momenti più deprimenti del film, al limite dell'inconcepibile.

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  3. Delusione completa , la mano di Burton non è mai neppure accennata e pure il 3D era assolutamente scadente.

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  4. la cosa strana è che tim burton abbia fatto sostanzialmente un film per bambini...lui che era sempre stato un autore scorretto, controcorrente, macabro, ha fatto lo stesso errore che fece con la fabbrica di cioccolato (l'altra grande delusione della sua carriera secondo me). Del resto in questo film si perde tutta l'anarchia che caratterizzava il libro originale di Carrol, e che invece era presente e viva nella indimenticabile versione a cartoni animati. Un flop davvero pazzesco, non c'è che dire!

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  5. @baobab: non ho visto il 3D ma ho letto anche io che non era dei migliori

    @Monsier: esatto, ha fatto un fantasy sfruttando solo gli aspetti più supericiali del testo, quelli che si usano per rendere la storia alla portata dei bambini

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