lunedì 10 gennaio 2011

Per un pugno di dollari ( Sergio Leone , 1964 )



Giudizio: 10/10

La resurrezione del mito del Cinema


Come ogni capolavoro immortale del Cinema, anche Per un pugno di dollari possiede la straordinaria capacità di stupire e di entusiasmare ad ogni visione.
Anzitutto la fonte di ispirazione: il copione poco si discosta da La sfida del Samurai di Akira Kurosawa, ma ciò che rende unico il film di Sergio Leone è come i temi trattati già dal Maestro giapponese sianostati eleaborati e messi sullo schermo, in un film che dimostra la sua grandezza nel momento stesso in cui si dipana.
Ad esempio l'iniziale scena in cui il pistolero senza nome giunge nel macabro paese ci si offre in tutta la sua grandezza coreografica, quasi fossimo su un palcoscenico di un teatro di prosa: gli occhi di ghiaccio di Clint che scrutano, carpiscono brevi momenti, ondeggiano da una parte all'altra alla ricerca di quello che si nasconde dietro le bianche case; indubbiamente è un momento anche tecnicamente di grandissimo cinema che si perpetua nel prosieguo , laddove Leone descrive con apparente superficialità i personaggi, dei quali però più che le parole parlano gli occhi, i movimenti delle mani, le gesta.

L'avere ridato grande respiro ad un genere che all'epoca stagnava nella mediocrità , di fatto inaugurandone uno nuovo, rimane il più grande pregio di Sergio Leone che ha intravisto nel racconto polveroso e assolato della frontiera il luogo ideale in cui posizionare le sue storie fatte di personaggi perenetori, secchi, racchiusi nel loro mondo  in cui il fato ha messo il sigillo.
Le battute , sputate come sentenze, sono rimaste nell'antologia del Cinema e denotano una connotazione dei personaggi che non conoscono le mezze misure, in un mondo dominato dalla violenza e quasi abbandonato a se stesso, in cui però , da qualche parte, alberga ancora un briciolo di onore e di lealtà.
Probabilmente Leone non si è mai reso conto, almeno fino a qualche decennio dopo, di avere creato un capolavoro che rientra ormai tra i classici del Cinema di tutti i tempi, paradigma di tanti lavori nei quasi 50 anni che sono trascorsi da allora; ma Sergio Leone aveva le stigmate del grande regista, di quelli che sa dare fiato all'epicità dello spettacolo cinematografico, che attraverso la rivisitazione del mito western, di fatto perpetua la magia ammaliante e stupefacente del Cinema senza tempo.

2 commenti:

  1. Davvero straordinario. Ambientazione, regia, dialoghi, interpretazioni, colonna sonora. Tutto veramente magnifico!

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  2. Lo avrò visto 10 volte almeno, e ogni volta noto qualcosa che mi era sfuggito: solo i capolavori hanno possiedono questa magia.

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