Giudizio: 7/10
Forte dell'enorme successo di pubblico ottenuto ( film prodotto ad Hong Kong con il maggiore incasso dell'anno e quarta posizione nel box office assoluto ) e della buona accoglienza da parte della critica, Little Big Master si è affermato rapidamente come uno degli eventi cinematografici di maggior spessore nel 2015.
Tratto da una storia vera accaduta qualche anno orsono ed ispirato ad un personaggio reale il film di Adrian Kwan ha la giusta dose di leggerezza e di sentimento per affrontare in maniera non pedante un problema sociale sentito soprattutto nei ceti meno elevati della realtà HKese: la situazione della scuola e dell'educazione infantile pesantemente colpite da scelte economiche che penalizzano soprattutto gli strati più deboli della popolazione.
Lui Wang Hui è una insegnante che esercita in una scuola di successo frequentata da rampolli di ricchi HKesi, la donna lungi dall'essere obnubilata dall'importanza del peso economico dei facoltosi genitori, tiene sempre in primo piano l'educazione e il giusto inserimento dei bambini nella scuola, per cui quando ritiene che uno degli allievi non sia adatto a frequentare una classe di ragazzini presunti prodigio la sua decisione è avversata non solo dai gentori ma anche dagli amministratori della scuola.
Lui decide quindi lasciare la prestigiosa scuola e di farsi assumere in una piccola scuola in rovina della periferia nei Nuovi Territori dell'ovest, una scuola ormai prossima alla chiusura nella quale ci sono solo cinque allieve quasi abbandonate a se stesse dalle famiglie impegnate a cercare di sbarcare il lunario e senza insegnante.
Miss 4500 HK$, così viene chiamata la donna con un certo disprezzo facendo riferimento al risibile salario, anche grazie all'appoggio del marito , un architetto impegnato nella costruzione di una ghigliottina in grandezza naturale per una mostra sulla Francia, inizia il suo lavoro ,dapprima circondata dalla diffidenza di tutti , ma grazie alle sue indubbie capacità didattiche e alla sensibilità che la porta ad avvicinarsi alle ragazzine e alle loro famiglie in grande difficoltà con tatto e spirito di comprensione, riesce a creare intorno a sè un clima di fiducia.
L'obiettivo impostole è quello di reclutare almeno qualche nuovo allievo per il nuovo anno altrimenti la scuola verrà definitivamente chiusa.
Contrapponendosi a quel filone HKese, neppure troppo ricco , che esplora il mondo dei perdenti e dei deboli da un punto di vista drammatico, Little Big Master ci racconta le difficoltà e le storie di una fetta di popolazione sempre in bilico tra povertà e sopravvivenza con toni però se non proprio ottimisti, sicuramente ricchi di buon sentimento, cosa che magari farà storcere il naso a coloro che vedono in queste atmosfere una scelta opportunista narrativa tendente ad accalappiare lo spettatore con facili argomenti intrisi di sentimento.
Adrian Kwan ha però la capacità di evitare questa trappola e di costruire un racconto equilibrato dove gli aspetti più drammatici, derivati dalle esperienze personali delle piccole protagoniste e delle loro famiglie e le riflessioni sociali, sono misurati e ben miscelati con toni ora da commedia ora da dramma.
Insomma il film per larga parte funziona bene perchè comunque tratta tematiche tangibili e perchè si affida alla forza del personaggio e alla simpatia delle piccole protagoniste; forse in qualche passaggio la vena sentimentalista diventa troppo calcata, ma nel complesso, come detto, Little Big Master si fa apprezzare per un equilibrio pulito.
Se da un lato il ruolo di Louis Koo nella parte del marito di Hui è chiaramente di spalla quieta e comprensiva, Miriam Yeung è la vera autentica mattatrice del film donando una forza umana e di simpatia alla protagonista che confermano come l'attrice sia ricca di una notevole versatilità espressiva.
Le cinque ragazzine completano un cast solido grazie alla loro spontaneità e bravura: di certo ne vedremo qualcuna fare una buona carriera cinematografica.
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