giovedì 14 gennaio 2016

Our Times / 我的少女時代 ( Frankie Chen / 陳玉珊 , 2015 )




Our Times (2015) on IMDb
Giudizio: 6.5/10

La commedia giovanile colorata di nostalgia per gli anni 90 è divenuta da qualche anno un marchio di fabbrica all'interno della cinematografia taiwanese; dapprima Giddens Ko con You Are the Apple of my Eye nel 2011 e poi una schiera di altri autori che con variazioni sul tema più o meno originali, hanno sfornato un discreto numero di lavori che hanno leggermente modificato la tendenza della seconda New Wave taiwanese più focalizzata su aspetti sociali e più intimista.


La nota regista di serie Tv Yu Shan Chen , alias Frankie Chen, fa il suo esordio sul grande schermo con Our Times, che punta proprio sulle tematiche romantiche-giovanili rivisitate a distanza di anni: il film si apre proprio con la protagonista ormai adulta che vive la sua esistenza ordinaria con un lavoro che regala poche soddisfazioni, Truly Lin ci racconta, con un flashback che dura praticamente quasi tutto il film di come fosse la sua vita quando all'ultimo anno delle scuole superiori inseguiva i suoi sogni, primo fra tutti quello di sposare Andy Lau.
Ambientato in gran parte nelle mura scolastiche la prima parte di Our Times ci racconta di come Lin , impacciata e dall'aspetto scialbo, si trovi ad affrontare la sua infatuazione per Ou Yang , il bello e secchione, e poi le grinfie di Taiyu, il bello e cattivo, che la accoglie nella sua banda come una specie di schiavetta; non manca ovviamente la bella reginetta del liceo che anch'essa corre dietro a Ou Yang, a dispetto delle palesi attenzioni di Taiyu.
Insomma il mutuo soccorso si rende necessario e Lin e Taiyu si coalizzano per portare i due amati dalle rispettive parti.

Col passare del tempo tra i due nasce una sincera amicizia, un affetto che coinvolge entrambi e che porta addirittura ad una repentina redenzione del ragazzo, spinto in tal senso da Lin.
Quando sembra che tutto finalmente vada secondo i piani, ognuno si accorge che forse è finito nelle braccia sbagliate, ma come sempre accade il tempo diventa tiranno, gli eventi della vita portano subbuglio e Lin si ritrova ai giorni nostri con la nostalgia di quegli anni e col rimorso di aver forse perso il vero amore.
Il finale metterà le cose a posto, anche perchè Lin, finalmente ,coronerà il sogno di incontrare il suo idolo della giovinezza (ma anche di adesso).
Our Times è lavoro che valutato secondo i canoni di cui abbiamo parlato, fa il suo in maniera anche egregia: la nostalgia per gli anni 90 è tangibile, il ricordo del periodo dell'uscita dalla adolescenza funziona bene come traino, il ritmo è ben sostenuto e riesce a tenere in piedi la pellicola per una durata ben oltre le due ore, l'ambientazione scolastica , con tanto di analisi dei metodi di insegnamento, è ben disegnata e talune situazioni sono divertenti e ben costruite.
Soprattutto l'aspetto nostalgico in cui si mette in evidenza un passato vivace e impregnato di problematiche giovanili contrapposto ad un presente che spesso ha cancellato sogni ed aspettative è il giusto collante che tiene insieme il film sul quale la regista lascia una buona impronta alle regia.
Insomma Our Times è una di quelle commedie dove si ride e si piange , politicamente corretta, inoffensiva, ricca di brio e che consente una visione leggere e spensierata: un film di genere che di sicuro va incontro al gusto di chi apprezza la commedia romantica.
Le due ore e un quarto di durata probabilmente sono eccessive, ed infatti, soprattutto nella seconda parte, quando i toni da commedia sono più diluiti, Our Times perde un po' del suo smalto, risollevato da un finale in cui la comparsata di Andy Lau, ironica e apprezzabile, mette il sigillo finale.
Dove il film trova il suo vero punto di forza però è nell'interpretazione delle due giovani star taiwanesi Vivian Sung e Darren Wang che mostrano una eccellente sintonia e un carisma sorprendente che fa cambiare registro ogni qual volta compaiono sullo schermo; la prima addirittura ha ricevuto la nomination a migliore attrice protagonista al recente Golden Horse che ha fatto il paio 
con quella della regista come miglior regista esordiente.

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