lunedì 28 marzo 2016

45 Years ( Andrew Haigh , 2015 )




45 Years (2015) on IMDb
Giudizio: 7.5/10

Alla vigilia del party nel quale festeggia i 45 anni di matrimonio con la moglie Kate, Geoff riceve una lettera dalla Germania che lo informa che il corpo della sua fidanzata in gioventù è stato ritrovato: la ragazza morì cinquant'anni prima durante una escursione sulle Alpi svizzere cadendo in un burrone e ora il ghiacciaio in lento ma inesorabile scioglimento ha restituito il corpo intatto.
Per l'uomo la notizia sembra essere un colpo che lascia il segno, mentre la moglie non riesce inizialmente a capacitarsi del turbamento che la notizia causa in lui.


Nel breve volgere dei pochi giorni che mancano alla festa, all'interno della tipica coppia borghese inglese di provincia si insinua dapprima turbamento, quindi inquietudine e infine una vera e propria tensione, anche perchè per Geoff quello che fino ad allora sembrava essere un semplice ricordo lontano diventa qualcosa di ben più coinvolgente: tutto quello che era sepolto nella soffitta coperto dalla spessa e rassicurante coltre del tempo, affiora inesorabilmente , minando  una esistenza tranquilla basata sull'affetto, sulla stima e la fiducia.
Per Kate il dubbio che quell'amore giovanile sia stato qualcosa che ha condizionato tutta la vita del marito e la sua diventa ogni giorno più palpabile, conducendola a tristi e considerazioni su quello che è stata la sua vita coniugale.
Il finale, che coincide con il tanto atteso party, sembra mettere in chiaro , una volta per tutte quello che è stato un rapporto interpersonale durato quasi 50 anni: la lettura sta tutta nella canzone che chiude , efficacemente, il film, Smoke gets in your eyes , la stessa che i due anziani coniugi ballarono il giorno del loro matrimonio.
Il lavoro del regista inglese Andrew Haigh al primo impatto sembra una riesumazione di quel genere che soprattutto negli anni 80 e 90 fece le fortune degli autori britannici, un cinema raffinato, un po' snob, propenso a raccontare , con stile e tonalità tutte molto british, storie nelle quali i sentimenti emergono in maniera improvvisa; ad una lettura più attenta 45 Years risulta essere invece un film che regala molto di più.
Anzitutto è degno di essere sottolineato come il regista riesca a far insinuare in un racconto che inizia con un rassicurante clima di tranquillità una certa dose crescente di tensione che nasce dal deflagrare silenzioso di un rapporto  interpersonale che appare da subito solido e positivo.
Haigh ottiene ciò andando ad indagare proprio sulle dinamiche che si costruiscono in una coppia e che trovano il loro inizio indietro nel tempo: quello che sembra sepolto per sempre e che invece è stato solo rimosso quando riaffiora quasi per caso ha il potere di rimettere in discussione tutto quello che sembrava consolidato.
45 Years diventa quindi lentamente una esplosione di sentimenti che lungi dall'unire ulteriormente la coppia ne mina le fondamenta che apparivano solide: per Geoff è la forza del ricordo, della giovinezza, del rimorso e dell'incompiuto, per Kate è l'insinuarsi del dubbio, il constatare dopo tanti anni che nel marito c'è qualcosa di non risolto, una sorta di mancanza di confidenza e di complicità che sembra addirittura portare al fallimento personale.
Per entrambi, forse, il rendersi conto che tutto quello che è stato vissuto è stato un surrogato, qualcosa che andava solo a coprire dei buchi nelle proprie vite.
E per finire raramente come in 45 years una canzone diventa la vera protagonista del film: il fumo negli occhi arriva quando ti accorgi che il tuo cuore brucia, ma lo senti anche quando la fiamma dell'amore si spegne (così recita il brano); l'ultimo ballo tra Geoff e Kate , al ritmo di quella canzone dei Platters, ci getta l'evidenza davanti; d'altronde chi di noi non ha un segreto da nascondere?
Oltre alla buona scrittura, il film si avvale della eccellente prova di Charlotte Rampling e Tom Courtenay, premio per entrambi all'ultimo Festival di Berlino, che concorrono in maniera decisiva alla buona riuscita: soprattutto i silenzi, la sottile tensione e gli sguardi che nascondono qualcosa di taciuto trovano nei due attori una straordinaria esplicitazione.


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