Giudizio: 5.5/10
Carlos è un intraprendente ed ambizioso dirigente bancario, una bella casa e una famiglia da cartolina, all’apparenza almeno; una mattina come tante altre però all’improvviso di fronte a lui si apre un baratro che rischia di inghiottire tutto: a bordo della macchina con la quale sta accompagnando a scuola i figli adolescenti un telefono abbandonato squilla e annuncia che a bordo della macchina c’è una bomba, chiunque dovesse scendere dall’auto causerà l’esplosione, per evitare ciò il misterioso interlocutore pone condizioni chiare: 68 mila euro in contante (tutto quello che Carlos e famiglia posseggono) e 400 mila euro versati su un conto.
Iniziano così tre ore nelle quali la macchina diventa il centro del racconto: da lì Carlos dovrà eseguire le operazioni bancarie seguendo le indicazioni del ricattatore e nel frattempo far fronte al terrore dei figli e ai segreti che scopre sulla moglie, l’auricolare perennemente infilato nell’orecchio a seguire le condizioni che il misterioso interlocutore gli intima.
Il piano messo in piedi non andrà per il giusto verso e ben presto Carlos si troverà anche la polizia alle costole convinta che tutta sia una messinscena dell’uomo , convinzione basata sulle difficoltà famigliari ed economiche che piano piano emergono, ma soprattutto sulla ormai infima fiducia che tutti nutrono verso di lui.
Desconocido-Resa dei conti è l’ambizioso lavoro d’esordio del regista spagnolo Dani de la Torre, opera che ha conteso a Truman la gran parte dei riconoscimenti al recente Premio Goya, aggiudicandosi però solo un paio di vittorie nelle categorie tecniche, un film che fa della suspance il suo punto di forza, fedele ai canoni del genere.
La recensione completa può essere letta su LinkinMovies.it
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