lunedì 14 marzo 2016

The Classified File ( Kwak Kyung-taek , 2015 )




The Classified File (2015) on IMDb
Giudizio: 7/10

Nel 1978 la Corea del Sud ancora viveva nella morsa della dittatura militare di Park che sarebbe morto assassinato l'anno dopo: la società dell'epoca era profondamente influenzata dalla situazione politica che si contraddistingueva per la oppressione militare e per i soprusi delle forze di polizia; in quell'epoca iniziava a prendere piede inoltre la triste usanza dei rapimenti , quasi sempre di minori, a scopo di riscatto.
In questa realtà il regista Kwak Kyung-taek ambienta The Classified File, thriller che si svolge tra Busan e Seoul: una ragazzina di nove anni figlia di un ricco imprenditore del settore ittico viene rapita davanti la scuola; l'influente padre pur avvisando la polizia, si adopera per evitare che la notizia diventi di pubblico dominio sperando con ciò di favorire i contatti col rapitore.


Al caso viene assegnato, su forte pressione del padre stesso, un detective di un'altra sezione, perchè un chiaroveggente consultato dalla madre della ragazzina aveva indicato nel poliziotto l'unico che avrebbe potuto riportare a casa la ragazzina; questi è inoltre anche il padre di un compagno di scuola della rapita.
Le previsioni del santone-mago si dimostrano strada facendo esatte e questo gli fa acquisire un minimo di credibilità agli occhi di tutti al punto di venir aggregato alla squadra impegnata nel caso.
Quando ripetuti tentativi di incontro col rapitore vanno a vuoto, la scena si sposta a Seoul dove l'uomo evidentemente gioca in casa e dove i poliziotti provinciali e un po' rozzi si devono confrontare co quelli ben più rigidi e professionali della capitale.
In sottofondo una lotta senza quartiere tra ambizioni e collusioni all'interno delle forze di polizia.

Ispirato ad un fatto realmente accaduto, The Classified File per molti aspetti non si discosta molto dal filone sui casi di rapimenti che costituisce uno dei cardini del thriller coreano, per altri però il lavoro ha dei tratti che gli regalano una certa originalità nonostante appare ben presto chiara la rincorsa che la pellicola opera all'inseguimento di quel Memories of Murder di Bong Joon-ho che a tutt'oggi costituisce una pietra miliare del genere, frequente riferimento per molti registi coreani.
In effetti il contrasto tra la vita (e la polizia) di provincia e quella della metropoli è stridente: mentre là si va avanti ad interrogatori condotti con cazzotti e calci, l'ambiente di Seoul mostra una professionalità quasi impeccabile dietro le camicie bianche e gli sguardi austeri.
Ma il punto di forza del film è il ritratto umano dei due protagonisti, il detective ed il santone, molto ben caratterizzato, in una comunanza di destini e di delusioni: sembra quasi che sia solo la tenacia di questi due personaggi, attraverso un rapporto inizialmente burrascoso ma poi di solidarietà, l'unica speranza per condurre positivamente in porto il caso, intorno al quale si materializza comunque un'atmosfera di rassegnazione e di rammarico.
Nel suo complesso The Classified File riesce nel suo obiettivo di raccontare un fatto reale, drammatico, senza cadere nell'ovvietà assoluta, distinguendosi per buona parte da simili produzioni troppo spesso o legate alla pura cronaca oppure eccessivamente imbrigliate nei canoni del thriller o dell'action movie; non che Kwak sia insensibile all'aspetto del giallo o del film d'azione, ma riesce comunque a miscelarli senza che nessuno di questi due assuma un ruolo preponderante.
I due mattatori del film sono senza dubbio Kim Yoon-seok e Yoo Hae-jin , rispettivamente il detective e il veggente, che grazie ad una solida interpretazione danno spessore umano ai due personaggi; accanto a loro va segnalata la buona prova anche di Yang Young-nam nella parte della zia della ragazzina rapita che funge da mediatrice col rapitore.

Nessun commento:

Posta un commento

Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.

Condividi