Giudizio: 8/10
37 secondi è quel lasso di tempo che Yuma , la protagonista del film , ha passato senza respirare al momento della nascita e che le ha lasciato le indelebili tracce della paralisi muscolare cerebrale che la costringe sulla sedia rotelle.
A parte ciò però Yuma è una ragazza di 23 anni brillante, disegnatrice di manga eccelsa che lavora come ghostwriter per una famosa blogger; la sua vita è relegata in una bolla di vetro di protezione che la madre apprensiva e timorosa le ha creato intorno.
Stanca di scrivere per un'altra e desiderosa di intraprendere una strada più personale Yuma si rivolge a vari editori del caleidoscopico mondo dei manga ma nessuno sembra essere interessato a lei, tranne una navigata redattrice di hentai che vede in lei un indubbio talento unito però ad una immaturità che nasce dalla scarsa conoscenza della vita: persino le scene di sesso che disegna appaiono poco credibili, per cui, come se un tappo fosse saltato e avesse lasciato uscire una personalità prorompente, Yuma decide che è giunto il momento di andare a conoscere come è il mondo fuori dalla bolla di protezione, a cominciare dal sesso.
Prima un comico incontro sessuale con un gigolò in uno dei tanti love hotel di Kabukicho, quindi quello con Mei una prostituta che la prende in simpatia e che diventa col suo autista una sorta di spirito guida per la ragazza che continuerà sì a muoversi con la sua carrozzina, ma vestita, pettinata e truccata come farebbe ogni ragazza della sua età, facendo shopping o passando la serata in qualche locale.
Come la madre scoprirà questa nuova vita di Yuma, la reazione sarà drammatica, al punto di rinchiudere la ragazza in casa e sequestrarle persino il telefono: per lei è inconcepibile che una ragazza disabile , e quindi vulnerabile per definizione, possa avere una vita come i suoi coetanei.
Yuma però ormai ha deciso che indietro non torna ed eludendo la sorveglianza durante una visita in ospedale , scappa da Mei e Toshio che le offrono accoglienza.
Per Yuma, ormai apertasi alla vita , rimangono da risolvere alcuni conti col passato: con il padre che se ne andò quando era piccola e che ogni tanto fino a qualche anno prima le mandava una foto, e con la sorella gemella che il padre portò con lui e che ora vive in Thailandia.
La seconda parte di 37 Seconds diventa quindi un seguire Yuma nella sua ricerca che è anche interiore finalizzata a risolvere quanto è rimasto senza risposta e irrisolto nel passato e che le darà il coraggio di potere continuare la sua vita in maniera più serena.
L'opera prima di Hikari, trionfatrice a Berlino nella sezione Panorama è un film dai toni delicati ed eleganti, mai appesantito da situazioni o da momenti troppo emotivamente carichi, ricco di una ironia tenue, che esplora con grande efficacia, senza però cadere nel pietismo, la disabilità giovanile e , in parte, anche quello che è l'atteggiamento della società giapponese di fronte al problema.
La figura di Yuma fa da poderoso traino alla pellicola e l'aver scelto una attrice affetta dalla stessa patologia della ragazza, Kayama Mei, la rende credibilissima e straordinaria, uno dei personaggi più belli visti in questi ultimi anni, grazie soprattutto alla spontaneità , alla naturalezza con cui si muove, alla simpatia che infonde e in certi momenti anche alla tenerezza.
Seguire Yuma con la sua carrozzina muoversi nella città , superare ostacoli, guardare con gli occhi colmi di meraviglia quello che la circonda, emoziona e fa vibrare di un sano sentimento tutto il film, nonostante il finale in Thailandia si carichi un po' troppo di melodramma.
Lo sguardo di Hikari è sempre improntato all'ottimismo, alla luminosità, agli aspetti umani più nobili e validi, risultando in questo un'opera tutto sommato atipica nel cinema moderno in generale ed in quello giapponese in particolare.
Hikari inoltre sembra voler investire il mondo dei manga di un potere quasi magico, capace di indirizzare le scelte della protagonista: il consiglio della redattrice di fumetti porno , cui Yuma si era rivolta per trovare lavoro e liberarsi dal gioco della blogger per cui scriveva, in tal senso è emblematico: "vai nel mondo e fai le tue esperienze, così le scene di sesso che disegni saranno reali"; ed è quello che Yuma farà, estrapolandolo a tutta la sua vita, uscendo dalla campana di protezione dove una madre insicura e timorosa la aveva tenute nascosta al riparo dal mondo, che è sì pericoloso , ma anche pieno di persone con Mei e come Toshio capaci di diventare una guida per il pulcino appena uscito dal guscio.
37 Seconds è una piacevole sorpresa, distribuita da Netflix, capace di coniugare un problema pregnante quale la disabilità e la vitalità intellettiva e la curiosità per la vita di una giovane ragazza che ha avuto solo la sfortuna di non respirare appena nata per 37 miseri e dannati secondi.
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