Giudizio: 6.5/10
Carmen è una donna di mezza età che gestisce un ristorante che si trova lungo la strada che conduce al monte Arayat, luogo frequentatissimo dai turisti per le numerose leggende che lo circondano compresa quella che favoleggia di un immenso tesoro sepolto in qualche parte; visto che gli affari vanno tutt'altro che bene, la donna passa il tempo ad immaginare di partecipare ad uno show televisivo dove si presentano succose ricette.
Una notte alla sua porta bussa un giovane bianco, che la implora di offrirgli un riparo per la notte.
La donna con riluttanza accetta e la mattina dopo il giovane si offre come suo cameriere pur di poter rimanere ancora per qualche giorno suo ospite.
Magicamente, ma non tanto poi, gli affari por Carmen tornano ad andare a gonfie vele per la presenza del giovane bamboccione dalle pelle chiara , gli occhi celesti e i capelli biondi, che funge da richiamo per i turisti: con il passare dei giorni il rapporto tra i due assume le sembianze di mamma e figlio per poi scivolare lentamente verso connotati più sottilmente morbosi con il passare del tempo.
Carmen si lega al ragazzo, il quale, ormai una piccola star, inizia a voler pensare di testa sua; inoltre nel passato del ragazzo c'è un macigno pesantissimo che verrà a galla e che Carmen cercherà di sfruttare per tenerlo legato a sè.
Appartenente alla schiera dei nuovi cineasti indipendenti del cinema filippino, Jason Paul Laxamana affronta con garbo e con ironia in Mercury is Mine il tema a forte impronta cultural-sociologica del rapporto tra bianchi e filippini, che si manifesta nella società quasi come una forma di razzismo al rovescio, legato a questo c'è la tematica del tentativo dei filippini di contrarre matrimoni misti, come a voler ripulire i propri connotati razziali.
Il film però è anche altro, soprattutto perchè intorno a questo fulcro essenziale si muove con equilibrio tra la commedia ed il dramma e cerca anche di esplorare lo strano rapporto di interdipendenza dai tratti morbosi che si crea tra Carmen e Mercury, due soggetti accomunati dall'esser due relitti di famiglie sbandate ( a proposito il segmento del film in cui appare la famiglia di Carmen è assolutamente esilarante); inoltre Laxamana sceglie di far parlare spesso Carmen con le frasi di Laguna Blu , film di cui conosce tutti i dialoghi e che per un attimo , forse , pensa di poter trasportare nella sua vita grazie alla presenza del giovane babmoccione biondo americano.
Insomma Mercury is mine, pur con le riserve che derivano da una certa eccessiva semplicità e ingenuità di racconto, è film che si vede gradevolmente, non cerca mai di andare sopra le righe e oltre all'intrattenimento sa effettivamente focalizzare con la giuste dose di disincanto e di ironia il tema del confronto razziale.
L'eccellente prova di Pokwang, apprezzata attrice comica di televisione e cinema, nei panni di Carmen dà certamente spessore al film grazie alla sua simpatia e alla carica di umanità che getta sullo schermo.
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