Giudizio: 6.5/10
Scelto come film di chiusura del 19° Far East Film Festival, Shock Wave è stato visto dalla platea del Teatro Nuovo praticamente in contemporanea con l'uscita sugli schermi in Cina e Hong Kong, evento che ha fatto sì che il film risultasse uno tra i momenti più importanti della rassegna udinese.
Diretto da Herman Yau, probabilmente il più genuinamente hongkonghese tra tutti i registi, Shock Wave è opera ad alto budget, situazione nella quale il regista non molte volte si è trovato a confrontarsi, che rilancia l'action movie , genere che ad Hong Kong ha trovato tra i più grandi interpreti.
L'infiltrato di rito, l'agente Cheung, consente l'arresto di alcuni membri di una pericolosa banda dedita alle rapine, tra i quali il fratello del famigerato boss Peng Hong; dopo qualche tempo Cheung è rientrato nei ranghi della squadra anti esplosivi della polizia di cui risulta essere una sorta di leggenda e quando iniziano a verificarsi attentati dinamitardi in città il poliziotto è sempre in prima linea.
Ma Peng ha in serbo ben altre imprese, tra le quali la più clamorosa, l'assalto al Cross Harbour Tunnel uno dei punti di collegamento tra Kowloon e la parte insulare della città con una squadra di mercenari e il posizionamento di una quantità abnorme di esplosivo all'entrata e all'uscita della galleria; il prezzo da pagare per evitare la strage è il rilascio del fratello, la vendita del governo del tunnel e soprattutto che le operazioni vengano condotte da Cheung, di modo da poter affrontare faccia a faccia colui che da infiltrato li tradì. Ben presto la storia prende la piega del confronto personale tra i due, tra sparatorie spettacolari ed efferatezze varie.
Shock Wave si colloca in maniera netta, senza alcun dubbio al riguardo, nel filone dei blockbuster grazie ad una alta spettacolarità e ad effetti speciali roboanti che vanno ad innestarsi su alcune delle tematiche più caratteristiche dell'action movie di Hong Kong ( storie di infiltrati, onore e senso del sacrificio e l'immancabile dose di melodramma).
La recensione completa può essere letta su LinkinMovies.it
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