lunedì 15 maggio 2017

Over the Fence ( Yamashita Nobuhiro , 2016 )




Over the Fence (2016) on IMDb
Giudizio: 7.5/10

Yamashita Nobuhiro, ospite abituale del Far East Film Festival, è regista che pur senza raccontare storie che si distinguano per originalità o estrosità sa essere sempre molto personale nell'approccio ai personaggi e alle loro vite; il prototipo del personaggio principale di Yamashita è il classico sbandato che vive ai margini dove lo ha relegato una vita vissuta confusamente e che sembra essersi accanita con lui.
Anche in Over the Fence il regista giapponese non viene meno al suo stile e soprattutto alla costruzione dei protagonisti del suo racconto.
In una città di provincia ben poco attraente dell'isola di Hokkaido Shiraiwa ferquenta un corso professionale per falegnami che sembra più un centro di accoglienza per persone emarginate e sbandate; ha un matrimonio alle spalle finito male, un figlio che non può vedere e passa le sue giornate stancamente alla scuola e perdendo tempo, il classico personaggio che sembra avviato al naufragio interiore insomma.


Quando un collega del corso cerca di coinvolgerlo in una impresa imprenditoriale per acquistare un club, Sharaiwa si mostra molto poco convinto, nonostante le lusinghe del collega che lasciano intravedere una vita più agiata e brillante.
In un bar incontra Satoshi, una ragazza col nome da maschio che aveva già notato brevemente in strada mentre si esibiva nell'imitazione dei versi degli uccelli: la ragazza è senza dubbio carina , spigliata e all'apparenza sicura di sè, oltre a fare la cameriera nel bar Satoshi lavora pure come guardiana in un parco giochi con annesso un piccolo zoo.
I due iniziano a frequentarsi ma quando la storia approda ad un legame sentimentale quella che sembrava solo una ragazza stravagante si dimostra invece essere profondamente disturbata, vicino alla pazzia; i suoi scatti da folle scatenati dall'abulia di Shiraiwa nel rispondere alle sue pressanti domande sul suo passato non sembrano però allontanare di molto l'uomo dalla ragazza; tenacemente, e forse masochisticamente, il protagonista continua a cercare Satoshi nonostante le pesanti accuse che lei gli getta addosso riguardo al suo passato.

Sarà possibile per i due trovare un equilibrio che metta in un angolo i demoni personali e il peso di esistenze segnate? La partita di baseball finale tra falegnami e meccanici della scuola ci darà la chiave di lettura per giungere alla risposta.
Yamashita costruisce la sua storia , tratta da un romanzo di Sato Yusushi, con il suo solito disincanto: gli argomenti indubbiamente drammatici, sono sempre visti e filtrati da uno sguardo che cerca il lato divertente e ironico, scavando nel profondo dei protagonisti; dipingere con colore e vivacità personaggi emarginati, sbandati, in balia degli eventi della vita consente al regista di mantenere sempre atmosfere che non scadono mai nel dramma, persino nei momenti più duri del racconto.
Se andiamo ad osservare da vicino  i colleghi di Shiraiwa, tutti si mostrano come personaggi in profonda crisi esistenziale, soverchiati dalle difficoltà del loro passato e del loro presente, la stessa Satoshi che sembra trovare sintonia solo con gli uccelli e i lori versi è un altro paradigma della difficoltà di vivere che sfocia nel malessere e nella follia.
Un ritratto universale insomma di una umanità in grande difficoltà incapace di governare il proprio destino e le proprie vite.
Over the Fence è film che cresce piano, raramente va oltre le righe, si fa apprezzare con la delicatezza, quasi il pudore, con cui Yamashita disegna i personaggi e regala uno spaccato per alcuni versi poetico di vite inesorabilmente alla deriva che solo uno scatto di vitalità, forse, potrà evitare l'oblio.
Odagiri Joe è perfetto nel ruolo dello stralunato Shiraiwa, mentre Aoi Yu non solo è deliziosa nei suoi movimenti ad imitare gli uccelli, ma è anche capace di passare con grande efficacia in un attimo dalla "normalità" alla follia.

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