sabato 13 maggio 2017

Mon Mon Mon Monsters / 報告老師!怪怪怪怪物 ! ( Giddens Ko / 九把刀 , 2017 )




Mon Mon Mon Monsters (2017) on IMDb
Giudizio: 7.5/10

L'esordio di Giddens Ko nel cinema fu un successo strabiliante: You Are The Apple of My Eye fu cinque anni orsono uno dei film di maggior successo in tutta l'area dell'estremo oriente; l'incursione cinematografica di un noto scrittore che annovera schiere di fans sfegatati d'altronde non poteva passare inosservata.
Col secondo lavoro Giddens compie una rivoluzione a 180° : se i protagonisti del nostalgico film d'esordio erano infatti dei simpatici e per certi versi teneri studenti seguiti nel loro processo di crescita e di inserimento nella società, Monsters , partendo dallo stesso tipo di ambientazione, quello scolastico, ormai un punto fermo che caratterizza quel nuovo genere che è la commedia giovanile taiwanese, approda su lidi diametralmente opposti; i protagonisti di Monsters sono infatti cattivi, molto cattivi, anche quelli che non lo sembrano  e i mostri finiscono per essere meno detestabili di loro.


Shu-wei è uno dei bersagli preferiti dei bulli della scuola il che fa di lui una sorta di zimbello spernacchiato e maltrattato da tutti; per una pura coincidenza Shu-wei si ritrova a dover frequentare la banda di bulli che obtorto collo lo accoglie (si fa per dire...) con sè nelle attività di sostegno civico che la scuola impone ai studenti, i quali dal canto loro si può immaginare in che modo possano sostenere i vecchi rimbambiti che gli vengono affidati.
Una sera la banda si imbatte in due strane creature antropomorfe  dall'aspetto repellente che banchettano con carne umana; i bulli son talmente cattivi che riescono a catturarne una , la più piccola, che portano nel loro covo, una piscina con annessi locali spogliatoio in rovina, ambientazione tanto assurda quanto affascinante.
Qui scoprono che la strana creatura soffre al contatto con la luce e per passare il tempo si divertono a torturarla; la banda ha in Ren-hao l'indiscusso capo e nella psicopatica fidanzata di questo l'elemento più inquietante.

Shu-wei rimane interdetto: assecondare i compari o mostrarsi indignato da tanto accanimento?
Infine il mostro scappato alla cattura decide di riprendersi il suo simile e liberarlo dalla cattiveria dei bulletti: Monsters approda così al classico horror movie con tanto di scene splatter.
Il film è lo specchio esatto della personalità del regista: creativo, innovativo, sempre al limite nella sua estrosità mediante la quale è riuscito a creare una pellicola, scritta da lui stesso, in cui ribalta i canoni di quel genere di commedia giovanile spesso ridondante di buonismo e di facile gusto per la nostalgia: qui abbiamo degli adolescenti che appaiono ben peggiori dei mostri , privi di ogni etica e morale, intenti solo a soddisfare il proprio ego ipertrofico.
Quanto detto però non deve far pensare che Monsters sia film pedante e moralista, tutt'altro: partendo dalla commedia il racconto si snoda utilizzando svariati generi, regalando momenti di divertimento che sfiorano il demenziale, per giungere ad una riflessione cui Giddens , forse, dà una soluzione risolvendo l'enigma che Shu-wei si trova ad affrontare nel finale; meglio diventare mostri che subire le angherie dei bulli?
Proprio il modo in ciò il regista affronta un argomento di grosso impatto sociale, servendosi di una grossa carica di ironia, di sorriso e di ritmo è il puntello solidissimo che fa di Monsters un film sicuramente più maturo rispetto a quello d'esordio, dimostrando le grandi doti di narratore di Giddens Ko.




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