giovedì 4 giugno 2020

Chiwawa ( Ninomiya Ken , 2019 )




Chiwawa (2019) on IMDb
Giudizio: 8/10

Il regista ventottenne giapponese Ninomiya Ken, rappresentante della cultura psichedelica moderna che riesce a fondere il pop con la subcultura social, dirige Chiwawa, opera tratta da un manga dei tardi anni 90  scritto da Okazaki Kyoko che aveva al centro del suo racconto una generazione oppressa dai problemi economici che colpirono il Giappone di fine secolo dopo lo sviluppo sensazionale degli anni 70-80.
Ninomya ambienta la sua storia ai giorni d'oggi e mette al centro la figura della ventenne Chiwawa che vediamo all'inizio presentarsi alla sua nuova cerchia di amici come la ragazza del tenebroso ma carismatico Yoshida; " mi chiamo Chiwawa perchè sono alta come Mr Bean ma ho due tette enormi", questa la definizione che la ragazza fa di se stessa prima di lanciarsi nel furto di una borsa che contiene un sacco di soldi e dando il via ad una delle sequenze più belle e ben costruite di tutto il film: un inseguimento tra la banda di Chiwawa e un gruppo di personaggi loschi intenzionati e riprendersi la borsa.

Il bottino porterà il gruppo a passare tre giorni in vacanza senza limiti spendendo tutto.
Drammaticamente però ben presto scopriamo che Chiwawa viene trovata morta , fatta a pezzi e gettata nella Baia di Tokyo; mentre l'amica del cuore Yumi è affranta dal dolore e Yoshida rimane chiuso nel suo ermetismo, è Miki l'altra amica della morta ad iniziare la sua personale indagine finalizzata non tanto alla scoperta di chi abbia ucciso Chiwawa, bensì a capire chi fosse veramente quella ragazza che in effetti tutti conoscevano veramente poco nella sua totalità; attraverso le testimonianze dei vari amici e a numerosi e a tratti anche confusi salti temporali scopriamo pian piano degli aspetti segreti della vita dei Chiwawa , di come fosse diventata in breve tempo una star dei social e una modella ricercata, delle sue compagnie segrete e ben poco raccomandabili, dei suoi flirt e soprattutto della sua profonda ossessione di diventare una persona amata da tutti.
L'indagine di Miki è la vivisezione della personalità della ragazza morta e l'esplorazione di un mondo social dove conta solo l'apparenza e dove il proprio valore viene misurato con il numero di followers.
Il film di Ninomiya presenta una mirabile struttura basata su un montaggio sincopato , da videoclip, a volte persino frenetico, musica onnipresente, richiami alla cultura pop ( il nome del locale dove il gruppo di amici si ritrova è Sedgwick, la musa di Andy Wharol scomparsa a 28 anni per overdose ) e alla descrizione di una generazione che cerca di colmare il vuoto che la pervade con l'apparenza, con l'edonismo sfrenato e con l'effimero; ma la pellicola è anche scene da feste in spiaggia stile Riviera Adriatica oltre che rimandi all'Harmony Korine di Spring Breakers e soprattutto il tangibile timore di diventare adulti e di abbandonare una vita trattata come un giocattolo.

L'ossessiva ricerca di Chiwawa di una approvazione è lo specchio di un malessere giovanile profondo che trova nei social l'illusoria soluzione  che diventa però ben presto una trappola mortale; se nel manga la generazione sotto la lente era quella della crisi generata dall'esplosione della bolla speculativa, nel film di Ninomiya assistiamo alla generazione dell'edonismo, del divertimento, dell'eterna  adolescenza, dell'apparire e non dell'essere, una generazione che affoga in una vacuità di valori e si affida all'ipercinesi nevrotica per superare il nulla che la attanaglia.
Come racconto che si specchia in una generazione Chiwawa è certamente un film di valore, che riesce ad affiancare a tematiche molto sentite in questo periodo storico una ricerca dell'immagine attraverso delle scelte tecniche molto efficaci , basti pensare al film nel film che uno degli amici di Chiwawa, regista aspirante, sta girando e al suo alternarsi di formato con le immagini del film vero e proprio, oppure il già citato montaggio che dà ancora più valore alle scelte cromatiche  e di ripresa  tipiche di una cultura da videoclip.
Nel suo complesso il lavoro di Ninomiya Ken raggiunge l'obiettivo di raccontare la storia di una ragazza che voleva essere amata da tutti ma che probabilmente era solo una persona sola con se stessa e con i suoi fantasmi.
Il ruolo della protagonista è svolto con i giusti spunti eccessivi da Yoshida Shiori, mentre nei panni di Miki troviamo una brava e convincente Kadowaki Mugi, Narita Ryo  è il misterioso Yoshida e un imbolsito e invecchiato Asano Tadanobu è il detestabile fotografo Joe Sakata, colui che per primo scalfisce il lato esteriore di Chiwawa mettendone drammaticamente in mostra la sua fragilità.

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