giovedì 9 maggio 2019

Believer ( Lee Haeyoung , 2018 )




Believer (2018) on IMDb
Giudizio: 7/10


Believer del regista coreano Lee Hae-young è un lavoro che ha di sicuro un grande pregio: dimostra come la genialità dei registi di Hong Kong nell’ambito dei noir-thriller-crime story possa essere utilizzata da un regista coreano, appartenente quindi a quella cinematografia che al momento, probabilmente, sforna i migliori film di genere almeno dal punto di vista tecnico e formale, per costruire un opera ricca di azione e di suspance.
Il lavoro di Lee , che già conoscemmo ad Udine un paio di anni fa col suo Silenced, prende ispirazione chiara e palese da Drug War di Johnnie To, al punto che Believer può essere considerato a tutti gli effetti un remake.


La storia ruota intorno alla figura di un detective della narcotici,Won-ho, impegnato fino all’ossessione nella caccia ad un misterioso e fantomatico Mr Lee che sarebbe a capo di un potente  e spietato cartello di trafficanti di droga; il nemico numero uno però non ha un volto, nessuno lo ha mai incontrato e quindi svariati sono i tentativi di millantatori gangster del traffico della droga di spacciarsi per lui.
Quando una bomba distrugge una delle centrali di produzione di droga nella quale era in corsa un summit del cartello, l’unica sopravvissuta per puro caso all’esplosione incolpa chiaramente Mr Lee di essere il mandante dell’azione per togliersi di mezzo un poi’ di sottoposti; inoltre nello stesso incidente sopravvive un giovane, Rak, che , avendo perso la madre e visto il proprio cane gravemente ferito, decide di collaborare con Won-ho per potere mettere le mani sull’imprendibile Mr Lee.
Imbarcarsi nel pericoloso gioco di paragonare Believer al suo modello ispirativo Drug War è operazione inutile e tutto sommato neppure corretta per il semplice motivo che l’opera di Johnnie To, la prima girata interamente in Cina dal regista di Hong Kong, presenta tutta una serie di peculiari problematiche e tematiche che nel film coreano non possono esistere; detto ciò, pur riconoscendo una complessità superiore al film di To, Beliver è lavoro  che presenta diversi aspetti positivi.
La recensione completa può essere letta su LinkinMovies.it

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