Giudizio: 4.5/10
E' proprio la fine del mondo
Un gruppo di ragazzotti e di fanciulle si aggira per il Campus universitario chiacchierando distrattamente , fra dialoghi semidemenziali e situazioni curiose dando alla prima mezzora del film un grado di verbosità inusitato; poi all'improvviso cominciano a morire come mosche, così in un attimo; leggende metropolitane e spaventosi esperimenti prendono corpo tra i provvisori superstiti, fino a quando si capisce che probabilmente è semplicemente la fine del mondo.
Tentando di affrontare un argomento che ossessiona i giapponesi più che ogni altro popolo, soprattutto quando la morte assume i caratteri dell'apocalisse, Sogo Ishii (che nel frattempo ha pure cambiato nome) con toni surrealistici e sarcastici mette in piedi un film che , è bene dirlo subito, per larga parte annoia, proprio perchè la prospettiva utilizzata dal regista non è nè quella di esorcizzare la morte nè quella di offrire una visione personale della fine del genere umano e il finale , pretenzioso pur nella sua bellezza, dimostra che tutta la struttura narrativa non sta in piedi, soprattutto perchè la scelta di affrontare l'argomento con un misto di demenzialità e di cinismo non porta da nessuna parte , non regalando il film alcun sussulto.
La visione di una umanità fredda e priva di affettività sembra più un pretesto per potere avere mano libera nei dialoghi che a loro volta però sono ben lungi dal sostenere una visione così apocalitticamente surrealista.
In fondo al barile raschiato abbiamo quindi un film piatto, che annoia spesso e del quale sfuggono i cardini e francamente il tema dell'estinzione umana ha avuto ben altri cantori a ben altre prospettive nella storia del Cinema.
La scena finale citata in cui l'unico sopravvissuto si guarda intorno attonito (uno Shota Sometani più inebetito del solito) e che vorrebbe dare un senso finito al lavoro è indubbiamente bella sia cromaticamente che sotto i vari aspetti tecnici, compresa la colonna sonora, ma è veramente poco, un nulla, per risollevare le sorti di un film che passerà presto nel dimenticatoio.
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