Giudizio: 7/10
L'uomo solo e gli assassini
L'inizio in stile quasi-fantasy nell'orrida spelonca in cui la genia superstite delle stragi famigliari perpetrate da Cao Cao, onnipotente Primo Ministro della Corte Imperiale Han e Re di Wei, viene allevata dagli avversari del tiranno per creare delle macchine di morte da sfruttare per uccidere lo stesso Cao Cao, e popolata da ripugnanti personaggi che sembrano usciti da un film di Wu Ershan, illude riguardo ai binari narrativi che la storia sembra intraprendere.
Quando due di questi prodotti dell'assassinificio vengono inviati nel mondo sotto il cielo, una , grazie alla sua bellezza, come concubina e l'altro come eunuco nella sterminata corte del Primo Ministro, ci ritroviamo di getto nella classica ambientazione storica del periodo dei Tre Regni, con la Dinastia Han ormai prossima alla fine , osteggio del potente Cao Cao ad un passo dall'impossessarsi degli altri due Regni.
Tra intrighi di corte , congiure , vendette spietate, umiliazioni imperiali e trionfi della logica del potere, i due sicari, sin da bambini legati dal mutuo ausilio che lega i disperati, ora da adulti amanti segreti, dovranno portare a termine il piano.
La spietatezza di Cao Cao presenta qualche crepa di fronte alla giovane amante , e descrive la solitudine di un uomo che dubita di tutti anche del figlio che vorrebbe accellerare la sua scesa al trono imperiale.
Scenari da kolossal e storia d'amore che si intreccia alla tragicità della Storia sono gli spazi in cui si muove il regista esordiente Zhao LiShan che dirige questo lavoro che presenta alcuni spunti interessanti, soprattutto nella ricostruzione storica , negli ambienti e nelle atmosfere, ma anche dei limiti strutturali dal momento che l'impianto da blockbuster sembra in alcuni momenti prendere il sopravvento.
Sta di fatto che sfruttando il tragico fascino indiscusso che un'epoca storica come il Periodo dei Tre Regni emana, la storia sta in piedi con sufficiente efficacia regalando una delle trasposizioni cinematografiche più penetranti di Cao Cao , personaggio che infinite volte ha fatto da protagonista in molti film storici cinesi, soprattutto mostrandone non solo i lati permeati di durezza e di infinita ambizione ma anche i travagli interni, così come la storia (tragica) d'amore tra i due sicari ben si incastona in una vicenda in cui il dramma è sempre in agguato.
Ultimo aspetto che fa di The Assassins un lavoro per molti aspetti apprezzabile è la magistrale interpretazione di Chow YunFat che si cala con estrema efficacia e credibilità in un ritratto del Re di Wei tra i più belli e profondi visti sul grande schermo.
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