domenica 17 novembre 2013

The Mole Song-Undercover Agent Rieji ( Miike Takashi , 2013 )

Giudizio: 7.5/10
La rilettura di Miike dello yakuza movie

L'agente Reiji Kikukawa è una leggenda: è il diplomato presso l'Accademia di Polizia con il peggior risultato della Storia, ed in effetti pur nel suo essere zelante, ne azzecca veramente poche, motivo per cui viene licenziato e subito riassunto come agente da infiltrare in una famiglia yakuza per assicurare alla giustizia il boss dei boss.
Dopo un addestramento che serve a mettere in evidenza le sue doti di reggere la pressione , fatto di canzonette, prove di coraggio e di autocontrollo, la missione ha inizio e l'agente Reiji, pur nella sua peculiare originalità e assurdità, riesce a scalare i vertici dell'organizzazione.
Detto così sembrerebbe il solito yakuza movie che tante volte abbiamo visto, raccontato in varie maniere, nel cinema giapponese, ma quando a dirigere c'è Miike Takashi, nulla di convenzionale ci si può attendere.

Infatti il regista giapponese fa a brandelli lo yakuza movie, se ne prende gioco e rilancia , attraverso la rilettura cinematografica di un manga al quale si ispira, una fusione di stili e di livelli narrativi che sin dal primo fotogramma conferisce al film un ritmo frenetico, mettendo insieme inserti di animazione e situazioni ben oltre il grottesco.
Inutile cercare di citare i momenti geniali del film, essendo tutto uno scorrere di situazioni in continua evoluzione nelle quali Miike riesce a mettere sul tappeto il suo concetto di cinema privo di schemi e di strutture.
E' soprattutto l'andare oltre lo yakuza movie che fa di The Mole Song un lavoro godibilissimo, ricco di humor e di sarcasmo che riesce a divertire con intelligenza raggiungendo in alcuni momenti punte di autentica e geniale ilarità: il marchio di Miike insomma si vede, un autore che anche quando non fa centro in pieno riesce comunque sempre ad essere originale.
Nella seconda parte del film la storia diviene senza dubbio più convenzionale, più legata agli schemi classici dell'action movie, ma ormai lo strappo c'è stato e questa scelta non rende certo The Mole Song lavoro meno apprezzabile.
Azzeccata la scelta di Ikuta Toma nel ruolo del protagonista, bravo a sostenere la trasformazione che il personaggio subisce nella storia.
The Mole Song è stato uno dei lavori più apprezzati in questo Festival di Roma, raramente ci è capitato di uscire dalla sala e apprezzare nell'aria la soddisfazione di aver visto un film forse poco convenzionale nell'ambito di una rassegna che guarda al Cinema d'autore classico ma che porta una ventata di follia e novità.

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