sabato 20 giugno 2009

Dream ( Kim Ki-Duk , 2008 )


Giudizio: 4/10
La stecca di Kim


Due giovani, un uomo e una donna, entrambi solitari , entrambi con dolorose separazioni amorose recenti, uniti in modo indissolubile da una strana e inspiegabile attività onirica; i loro sogni si intersecano, si fondono, diventano realtà, li portano a vivere, di necessità, uno per l'altra. Lo script è intrigante e , si è portati a pensare, in mano ad un Maestro come Kim, foriero di mirabilie filmiche. E invece , ahimè, no. Il rigore stilistico è sempre lo stesso, la cura della telecamera pure, ma la storia, e il film nel suo insieme, è un continuo avvilupparsi su se stesso con momenti in cui sembra sfuggire di mano al regista. Il tema del sogno come pozzo di S.Patrizio da cui attingere le paure e i desideri che tormentano i protagonisti non regge ed inevitabilmente il succo dell'opera è di qualità quasi dozzinale. Kim è un fuoriclasse e da uno come lui ti aspetti qualcosa che ti faccia strabuzzare gli occhi incredulo, ma stavolta l'impressione è quella di una stecca, ben confezionata, ma pur sempre di una stecca. Non mancano momenti in cui si riconosce lo stile del grande cineasta, ma sono attimi asettici, freddi, senza anima, anche quando pervasi di puro melò , come la scena finale.
Non sarei catastrofico come molti che hanno già suonato la marcia funebre per Kim, ma il debito morale verso i suoi cultori dovrà impegnarlo a far sì che il prossimo lavoro torni sulla scia di "Ferro 3" e degli altri capolavori che ci ha regalato.

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