Giudizio: 8/10
Il peso della vita
Il silenzio domina il film, il silenzio costruisce un film intimo , quasi minimalista ma nello stesso tempo, di una grandiosità spaventosa.
All'inizio l'albergo sembra la fortezza de "Il deserto dei tartari" e Servillo il tenente in attesa di qualcosa che non arriva; ma non è così : Titta vive nella sua condizione tragica e monotona, circondato dal peso della sua stessa vita segnata da segreti e da paure fin quando capisce, scrivendolo sotto l'occhio della telecamera, che sono le conseguenze dell'amore che deve attentamente valutare e che , forse, daranno un senso alla sua vita.
Un film grandioso nella sua semplicità nel suo attrarre lo spettaore nel gioco a metà tra il noir e la introspezione; girato mirabilmente con una maestria tecnica che fa di Sorrentino, finalmente vien da dire, un vero regista italiano degno di nota.
Riguardo a Servillo, nulla da dire: parlano gli occhi fissi e gelidi, il silenzio ostinato, quell'essere ieraticamente imprigionato nel suo ruolo, il fumo delle sue mille sigarette.....
All'inizio l'albergo sembra la fortezza de "Il deserto dei tartari" e Servillo il tenente in attesa di qualcosa che non arriva; ma non è così : Titta vive nella sua condizione tragica e monotona, circondato dal peso della sua stessa vita segnata da segreti e da paure fin quando capisce, scrivendolo sotto l'occhio della telecamera, che sono le conseguenze dell'amore che deve attentamente valutare e che , forse, daranno un senso alla sua vita.
Un film grandioso nella sua semplicità nel suo attrarre lo spettaore nel gioco a metà tra il noir e la introspezione; girato mirabilmente con una maestria tecnica che fa di Sorrentino, finalmente vien da dire, un vero regista italiano degno di nota.
Riguardo a Servillo, nulla da dire: parlano gli occhi fissi e gelidi, il silenzio ostinato, quell'essere ieraticamente imprigionato nel suo ruolo, il fumo delle sue mille sigarette.....
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