Giudizio: 4.5/10
Sequel furbesco
Sequel in perfetto stile, almeno formalmente, di Battle Royale , la storia riparte 3 anni dopo i fatti narrati: il marasma in cui è caduta la società sembra un baratro senza fine, flagellata da terroristi adolescenti asserragliati su una misteriosa isola , capitanati dal reduce della prima Battle Royale, che hanno deciso di dichiarare guerra al mondo adulto (pensa tu...).
Per sbaragliarli anche stavolta si ricorre alla feccia degli studenti che vengono inviati, armati di tutto punto, sull'isola, sotto l'attenta e sadica supervisione di un tentativo (patetico) di clone del Kitano del primo episodio; le regole son le solite: 72 ore , senza regole e col collare di esplosivo legato al collo.
Spettacolare sbarco sull'isola in perfetto stile sbarco in Normandia e poi il via ad una sorta di guerra a metà tra il videogioco e la parodia con ridicoli inserti di riflessioni socio-politiche enunciati dal capo dei rivoltosi, improbabile connubio tra un santone e un talebano.
Se è vero che il film mostra spunti tecnici e momenti che qualcosa di valido hanno, nel complesso segue la triste regole dei sequel: film insulso, molto poco ispirato, assenza totale di introspezione e di osservazione dell'animo dei protagonisti, con un finale degno quasi di una fiction di Mediaset.
Peccato, perchè il primo Battle Royale era indubbiamente un film più duro, coinvolgente, di denuncia e da lì si poteva ripartire; rimane invece il dubbio che questo sia solo un film brutto e inutile che usa furbescamente il precedente tanto per crearsi un pedigree che invece non gli appartiene.
Per sbaragliarli anche stavolta si ricorre alla feccia degli studenti che vengono inviati, armati di tutto punto, sull'isola, sotto l'attenta e sadica supervisione di un tentativo (patetico) di clone del Kitano del primo episodio; le regole son le solite: 72 ore , senza regole e col collare di esplosivo legato al collo.
Spettacolare sbarco sull'isola in perfetto stile sbarco in Normandia e poi il via ad una sorta di guerra a metà tra il videogioco e la parodia con ridicoli inserti di riflessioni socio-politiche enunciati dal capo dei rivoltosi, improbabile connubio tra un santone e un talebano.
Se è vero che il film mostra spunti tecnici e momenti che qualcosa di valido hanno, nel complesso segue la triste regole dei sequel: film insulso, molto poco ispirato, assenza totale di introspezione e di osservazione dell'animo dei protagonisti, con un finale degno quasi di una fiction di Mediaset.
Peccato, perchè il primo Battle Royale era indubbiamente un film più duro, coinvolgente, di denuncia e da lì si poteva ripartire; rimane invece il dubbio che questo sia solo un film brutto e inutile che usa furbescamente il precedente tanto per crearsi un pedigree che invece non gli appartiene.
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