domenica 6 settembre 2009

Mulholland Drive ( David Lynch , 2001 )


Giudizio: 10/10
Il Maestro del Sogno

Parlare di questo film non è fare una recensione, bensì descrizione di un esperienza personale che può essere vissuta a vari livelli.
Non è un film da sabato pomeriggio in sala superaffolata, non è film la cui visione va condivisa con altri, è un film che spinge ad una restrospezione interiore di tale portata che non può che essere vissuto da soli, in perfetto isolamento spaziale.
Pure essendo un dichiarato ed integralista fan di Lynch e delle sue opere, non ho difficoltà alcuna a riconoscere a questa opera una grandiosità che alle altre manca.
E' una esperienza interiore, dicevo, un rendersi conto violento e senza scampo della molteplicità dei livelli della conoscenza e della vita.
Il sogno.....il dipanarsi della propria coscienza, lo strappare il velo che nasconde la vera essenza che è in noi: eterno leit motiv dell'opera di Lynch; il sogno come unico mezzo per capire la vera realtà seepolta in noi, per apprezzare e toccare con mano il nostro vero essere, entità che vive di emozioni , di pulsioni, di paure, il nostro vero essere animali emotivi , prima che pensanti.
Il film vive di quell'attimo , quasi impercettibile,magistralmente rappresentato dal regista, in cui la telecamera penetra nel cuscino come a dischiudere e svelare,anche con crudezza e violenza, quello che la testa e il corpo racchiudono e che solo nel sogno trova la libertà di esprimersi.
Siamo esseri che vivono con lo spirito, con l'emozione, con la tragicità dell'effimero, prima che con il cervello e che se non si appropriano di questa coscienza, resteranno per sempre entità incompiute.
Il film stravolge, commuove, turba profondamente l'animo, perchè è l'animo che si specchia in se stesso, acquisendo la caducità del suo essere.
Il film è una cascata inesorabile di emozioni, spesso incontrollabili, che ci pervadono e ci annichiliscono.
Mi rendo conto: è un'opera difficile, molto, ma se riusciamo ad aprire la nostra mente e a "sognare" ad occhi aperti, diventa un turbine di sensazioni.
Ha ragione chi scrisse (non ricordo dove) a proposito di questo film: "per Lynch il sogno ci salverà dalla catastrofe"; è vero, verissimo, maledettamente vero.
Una sola piccola nota: sicuramente la scena nel teatro è grandiosa, ma di una bellezza sublime, trovo sia anche il bacio lesbico tra le due protagoniste, una delle quali una poco nota, allora, e strepitosa Naomi Watts

1 commento:

  1. E' un trip che vorrei fare più spesso. L'ho visto due volte: la prima ero piuttosto distratto e non c'ho capito granché. Poi, per dovere di cinefilo, l'ho visto ancora, e lo rifarei ancora, e ancora...

    OT: Caro blogger,
    questo film era candidato (eh si...) agli Oscar del 2002, e lo è ancora per il Torneo degli Oscar. Si votano alcune categorie, e si sono aggiunte quelle di miglior escluso dall'Academy e di miglior film italiano dell'anno. Sei ufficialmente invitato a votare:
    http://iltorneodeglioscar.blogspot.com/2010/02/le-nomination-del-2002.html

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