mercoledì 9 settembre 2009

Pranzo di Ferragosto ( Gianni Di Gregorio , 2008 )


Giudizio: 7/10
Vecchiette arzille

Come tenere a bada senza fare danni 4 arzille vecchiette radunate per Ferragosto in un appartamento , dove vive con la anziana madre, trasformato per la bisogna in una sorta di ospizio ? E' questo il problema che si pone Gianni (il regista stesso, anche interprete) allorquando mercanteggiando debiti pregressi con l'amministratore del condominio in cui vive, è costretto a fare da badante alla madre di lui e alla zia, cui si aggiunge, cilegina sulla torta, la madre del suo amico medico, impegnato nel turno di notte in ospedale e quindi impossibilitato ad accudirla , cui il protagonista non può rifiutare il favore.
In una Roma assolata e deserta , secondo la più classica delle iconografie del cinema italiano, il malcapitato dovrà barcamenarsi non poco per gestire al meglio la situazione, ivi compresa una surreale passeggiata sugli argini del biondo Tevere alla ricerca di pesce da preparare per pranzo.
Il confronto tra le quattro arzille vegliarde (tutte attrici non professioniste) è sorprendentemente bello, vivace , divertente e melanconico, ognuna con le sue fisime e i sui capricci, tanto da trasformare gran parte del film in una sorta di piece teatrale, relegata tra le quattro mura domestiche e condita da dialoghi mai scontati.
Dal film emerge un omaggio neppure celato alla terza età e alle sorprese che possono scaturirne quando la si guarda un po' più da vicino e non frettolosamente; in definitiva basta molto poco per far sì che anche delle anziane signore possano non essere un problema o un peso, persino nel giorno di Ferragosto.

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