sabato 20 giugno 2009

Memories of murder ( Bong Joon-Ho , 2003 )


Giudizio: 9/10
Un piccolo grande gioiello


Il film prende spunto da un episodio di cronaca degli anni 80, in cui un serial killer stupra e uccide brutalmente alcune donne in un tranquillo centro della campagna coreana.
Le indagini sono condotte maldestramente dai detective locali, poco bravi di testa ma molto inclini alle mani e alle maniere scorrette cui viene affiancato un poliziotto di Seoul.
Tutto qui? sì, quello che serve da sapere è tutto qui, il resto va visto assolutamente, in quanto la pellicola si pone come uno dei massimi esempi del cinema coreano e del genere, ben lungi dalle serial killer story all'americana fatte di tecnologia e di colpi di fortuna assurdi.
La denuncia del potere politico militare al governo negli anni 80 in Corea, della corruzione ed inefficienza dei corpi di polizia, disegnati sullo sfondo di una sociatà profondamente divisa tra campagna tranquilla e un po' rozza e metropoli in rapida ascesa: questo il substrato sociale dell'opera che rimane però sempre in secondo piano rispetto all'umanità rappresentata che si ispira moltissimo (per stessa ammissione di Bong) a quella tanto cara ai fratelli Coen. Le scene che hanno per protagonisti i poliziotti sono al limite dell'esilarante, in certi frangenti splendido connubio di crime story, commedia e denuncia politica. A questo aggiungiamo una gestione degli spazi e degli ambienti notevole da parte del regista ,uno strano senso di tensione e di disagio che incutono alcuni tratti della storia, avremo così un film tutto da godere, anche se di godimento con retrogusto amaro si tratta. Come la faccia del detective di campagna passato ad altre attività vent'anni dopo, che chiude il film in un finale tragicamente memorabile.

2 commenti:

  1. una bellissima sorpresa!
    adesso "Mother"

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  2. Mother come atmosfere si avvicina a questo, credo non ti deluderà. Ti consiglio anche The host, che al di là delle fesserie che si leggono in giro , è un grandissimo film.
    Bong è a mio parere il miglior regista coreano della nuova leva.

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